PALERMO – “Uno dei motivi per cui il centrodestra ha dei problemi è che non esistono più regole. L’Autorità portuale di Palermo era di Forza Italia, oggi in cambio il partito ha avuto qualcosa in un’altra regione, c’è da impazzire”.
Gianfranco Miccichè non si dà pace, parla – dice lui – da “padrino” politico dell’Autorità portuale palermitana, l’Autorità di sistema che gestisce importanti porti siciliani. “Sue”, ci tiene a ribadirlo, sono state le nomine dell’ingegnere Nino Bevilacqua, potente signore delle progettazioni e di Pasqualino Monti: “Me lo ha presentato Gianni Letta – spiega a LiveSicilia Miccichè – poi l’ho fortemente voluto a Palermo”.
La nomina di Tardino e le crepe nella coalizione
La nomina del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini trasforma in crepe alcuni scricchiolii del centrodestra non solo siciliano. A pochi giorni dai colpi dei franchi tiratori in “manovra ter”, con la bocciatura, grazie al voto segreto, di alcune misure della maggioranza, si riaccendono tensioni e critiche, da Palermo a Roma.
Nino Germanà, il commissario siciliano del Carroccio teme che Salvini ci sia “rimasto male” per il ricorso annunciato dal presidente Renato Schifani, ma rinnova il sostegno della Lega al governatore siciliano. Nel frattempo anche Antonio Tajani, il leader di Forza Italia, ha condiviso le questioni “tecniche” alla base della reazione del presidente della Regione. Tardino, dal canto suo, ha già iniziato a lavorare. Con gli occhi puntati addosso degli stessi esponenti della coalizione.
“Il porto era di Forza Italia”
“La Tardino non la conosco nemmeno, ma posso parlare di politica. Pasqualino Monti era stato scelto da Gianni Letta e Gianfranco Miccichè, oggi il porto lo prendono questi della Lega perché a livello nazionale ci sono giochi di potere e alla Lega spetta la Sicilia”.
Gianfranco Miccichè contesta il “sistema” di scelta della commissaria ed entra nel merito, cogliendo la palla al balzo per partire dal caso Tardino e arrivare alla giunta regionale: “È un errore la Tardino, ma nasce da una situazione che si è venuta a creare perché nel centrodestra non si capisce più dove si discute. Ho detto a Schifani, una cosa di questo genere la può vincere solo chi fa nomi indiscutibili. Ma ancora li sto cercando questi nominativi. Ci confrontiamo con nomina inadeguate anche nella giunta”.
Tajani rinnova l’asse con Schifani
Nel braccio di ferro con la Lega, il leader di Forza Italia Antonio Tajani rinnova l’asse con Renato Schifani, ricorda, infatti, che quelle relative alla nomina di Tardino “non sono questioni politiche, sono tecniche”. “Con Salvini – aggiunge – ci sono frizioni, a partire dallo scontro sulle nomine per i porti di Palermo e Napoli”. E poi condivide la presentazione di un ricorso al Tar da parte del governatore siciliano: “In Sicilia – ha detto ancora Tajani – si è contestata non la persona scelta dal ministro e non perché leghista, ma il fatto che non abbia le competenze necessarie per un ruolo tanto delicato. Si devono ascoltare le ragioni di Schifani. In Campania invece c’è una questione di incompatibilità”.
“Pasqualino Monti lavorerà nell’Autorità portuale”
Intanto Pasqualino Monti continua, dal 2023, ad essere amministratore delegato di Enav, l’ente che gestisce lo spazio aereo italiano. Contattato da LiveSicilia, spiega che preferisce non commentare la nomina di Tardino, né i suoi futuri incarichi all’Autorità palermitana. Proprio Tardino ha annunciato, poco dopo l’insediamento, che “ha lavorato benissimo e continuerà a farlo, da commissario straordinario, a rappresentare un punto di riferimento per le opere di interfaccia porto-città e per gli interventi di dragaggio, nonostante i suoi impegni in Enav”.
Germanà: “Non ce lo aspettavamo, ma attendiamo il Tar”
Matteo Salvini come l’ha presa? “Non credo bene, in un accordo nazionale non ci saremmo aspettati una reazione di questo tipo. Tajani era al corrente dei patti e la decisione di nominare Tardino viene da un tavolo nazionale. Forza Italia aveva condiviso questa scelta”. Nino Germanà, il commissario regionale della Lega, rivendica la decisione del tavolo nazionale: “L’accordo degli enti portuali è che la Calabria va Forza Italia, e la Sicilia, cioè Palermo, alla Lega, perché Messina è di Fratelli d’Italia, valutando i curriculum migliori”.
“Annalisa ottimo avvocato, la Lega è unita”
“Annalisa è stata un’ottima parlamentare, è un ottimo avvocato, ha tutti i titoli, abbiamo ribadito e il Mit ha fatto le verifiche preventive sui titoli. Se metterà lo stesso impegno che ha messo in Europa farà bene. La vicinanza a Salvini non può che giovare alla Sicilia e all’autorità portuale di Palermo”.
Subito dopo, il commissario fissa i punti cardine. “La mia posizione – dice a LiveSicilia – è quella che stiamo tenendo, la Lega è compatta, leggo cose ridicole su Sammartino, io e Luca siamo la stessa cosa”.
Sul ricorso al Tar, però ha qualche perplessità: “Non me l’aspettavo, anche se Schifani aveva preso posizione, a questo punto aspettiamo il Tar, ma con lui i rapporti sono stati sempre eccellenti. Credo che si risolverà ogni cosa”.
Non c’è stato, finora, nessun commento alle parole della commissaria straordinaria appena insediata da parte del governatore che mantiene il silenzio sulla vicenda. La presidenza della Regione sta lavorando al ricorso al Tar.

