A Cagliari una pausa pranzo tra colleghi si è trasformata in un incubo. Tredici persone sono finite al pronto soccorso dopo aver consumato un piatto a base di pesce in un bar-ristorante del centro.
L’attività è stata momentaneamente sospesa dai carabinieri del Nas. Al centro dell’indagine c’è un piatto di tonno.
Cagliari, gli intossicati avevano mangiato tonno: escluso botulino
Nel corso dei controlli degli ispettori dell’Asl è stata rinvenuta un’area di conservazione degli alimenti non regolarmente dichiarata alle autorità. Da qui la decisione di procedere al sequestro di quattro campioni di polpo, inviati per le analisi di laboratorio.
Gli accertamenti effettuati dai sanitari escludono che possa trattarsi di intossicazione da botulino ma la psicosi visti i precedenti rimane. I sintomi sarebbero compatibili con la cosiddetta sindrome sgombroide.
Cos’è la sindrome sgombroide
La sindrome sgombroide è una particolare forma di intossicazione alimentare che si manifesta dopo l’ingestione di pesce mal conservato. Colpisce più frequentemente specie come tonno, sgombro, sardine e alici, ma non è esclusiva di queste.
La causa è legata alla trasformazione di un amminoacido naturalmente presente nei tessuti muscolari del pesce, l’istidina, in istamina, sostanza che in elevate concentrazioni scatena reazioni molto simili a quelle di un’allergia.
Sintomi, cure e prevenzione
I sintomi compaiono in tempi rapidi, generalmente entro due ore dal consumo, e includono arrossamento del viso, mal di testa, sensazione di calore, nausea, vomito, dolori addominali e, talvolta, orticaria e prurito diffuso. Nei casi più seri si possono verificare cali di pressione e difficoltà respiratorie.
Nella maggior parte delle situazioni la sindrome ha un decorso breve e si risolve spontaneamente, ma in soggetti fragili come bambini, anziani o persone con patologie pregresse può richiedere un trattamento medico.
La prevenzione passa da una corretta gestione della catena del freddo: il pesce deve essere conservato a temperature prossime allo zero e consumato in tempi rapidi. Prestare attenzione all’odore, all’aspetto e alla consistenza del prodotto rimane una regola fondamentale per ridurre i rischi legati a questa intossicazione.
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