PALERMO – “Le norme sul dimensionamento della rete scolastica, previste dal Pnrr, devono essere immediatamente riviste. Non è accettabile che l’unico parametro di riferimento sia il dato della popolazione scolastica residente nella regione: a causa della denatalità e della ripresa dell’emigrazione di intere famiglie verso il Nord, la Sicilia rischia di veder ridurre drasticamente il numero delle istituzioni scolastiche autonome già pesantemente colpite. Senza peraltro tenere conto della specifiche realtà territoriali come le aree montane e le piccole isole“. Lo dice Giovanni Portuesi, presidente regionale dell’Anief.
Il sindacato ha preso parte alla conferenza regionale sul dimensionamento della rete scolastica per l’anno 2026/27 che si è tenuto all’assessorato regionale all’Istruzione, con la partecipazione di Fabio Ingraiti ed Emanuele Panebianco della segreteria regionale.
“Risulta confermata complessivamente la volontà di non procedere con nuovi tagli alle istituzioni scolastiche siciliane per il prossimo anno – spiega in una nota il sindacato –. Per la provincia di Messina si segnala l’istituzione di un omnicomprensivo nel comune di Mistretta e per quella di Ragusa una variazione di un plesso tra due istituti comprensivi di Vittoria”.
Il caso Enna
Su Enna, invece, l’assessorato ha riproposto l’accorpamento tra l’istituto “Farinato” e il “Colajanni”, nonostante le due sentenze negative – prima del Tar e poi del Cga Sicilia – che avevano già bocciato il precedente tentativo di accorpamento.
“Si tratta dell’ennesima decisione inspiegabile e scellerata che continua a penalizzare gravemente la già martoriata città di Enna, ignorando le reali esigenze del territorio e le chiare indicazioni della giustizia amministrativa – continua l’Anief -. Abbiamo ribadito con fermezza la nostra netta contrarietà al dimensionamento, confortati dalla posizione di quasi tutti gli altri sindacati e confermando la totale opposizione alla decisione assunta dall’assessore regionale Girolamo Turano. La comunità ennese, già duramente colpita da scelte che compromettono la presenza e la qualità dei propri presidi scolastici, merita rispetto e decisioni fondate su trasparenza, legalità e tutela del territorio”.
“Auspico che l’assessore Turano, il cui partito di riferimento è al Governo nazionale, faccia le adeguate pressioni affinchè la politica nazionale si accorga di questo obbrobio e provveda a rivedere i criteri da adottare per il prossimo dimensionamento ripristinando le decine e decine di istituzioni scolastiche perdute in questi anni”, conclude Portuesi.

