La custodia vuota, nessun segno di effrazione, solo l’assenza del Grosso d’Oro, il riconoscimento civico attribuito nel 2019 a Brescia alla memoria di Nadia Toffa durante il Premio Bulloni. È così che Margherita Rebuffoni ha realizzato che il simbolo dedicato al coraggio e all’impegno della figlia scomparsa sei anni fa era stato sottratto.
La madre di Nadia Toffa ha lanciato un appello dalle colonne di “BresciaOggi” invitando i malviventi a riconsegnarlo in virtù del suo grande valore affettivo. Nel frattempo, il Comune sta valutando l’ipotesi di realizzare una replica del riconoscimento, mentre la Fondazione Nadia Toffa Onlus ha reso noto il bilancio annuale delle attività.
Un documento che fotografa un anno di interventi, progettualità e sostegno concreto a favore di comunità e strutture sanitarie. L’organizzazione parla di impegno “costante e multifattoriale”, alimentato dal contributo di cittadini, imprese e realtà solidali.
L’attività della Onlus guidata dalla madre di Nadia Toffa
Accanto ai progetti sanitari, l’attività della Onlus si concentra anche sulle aree socialmente più vulnerabili del Paese, con interventi di carattere umanitario in territori in difficoltà. Tra questi, prosegue il lavoro nella Terra dei Fuochi, al fianco della comunità guidata da don Maurizio Patriciello.
Sul piano medico, la priorità resta la lotta contro il cancro, malattia che ha strappato alla vita a soli 40 anni la popolare conduttrice e inviata de “Le Iene”.
La malattia diagnosticata nel 2017
Classe 1979, originaria di Brescia, Nadia Toffa ha concentrato gran parte della sua attività sul racconto delle aree più fragili del Paese, come la Terra dei Fuochi, portando all’attenzione nazionale vicende spesso ignorate.
Nel 2017, a seguito di un malore, le fu diagnosticato un tumore cerebrale. Nonostante ciò, ha continuato a lavorare e a esporsi pubblicamente per rompere il tabù della malattia.
Nadia Toffa è morta il 13 agosto 2019 a 40 anni. Margherita Rebuffoni, mamma della compianta giornalista, ha istituito una Onlus in suo onore che si occupa di raccogliere fondi per la ricerca sul cancro. La donna sta portando avanti il lavoro della figlia esaudendo un desiderio espresso dalla Iena prima di morire.
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