Alessia Coppari è morta all’ospedale di Macerata a causa di una grave embolia. La 35enne, residente a Treia, è giunta al pronto soccorso accompagnata dalla madre a seguito di un malore.
Dopo l’accertamento della morte cerebrale avvenuta due giorni dopo, è stata rispettata la sua volontà di donare gli organi, espressa attraverso la carta d’identità. Fegato e cornee sono stati prelevati e destinati a pazienti in lista d’attesa.
Le sue condizioni si sono aggravate in poco tempo
Secondo quanto riportato da “Il Messaggero”, il decorso clinico è stato rapido e drammatico. Tutto ha avuto inizio mercoledì 18 dicembre, quando Alessia Coppari ha accusato un forte dolore a una gamba.
Nonostante la rapida corsa in ospedale, le sue condizioni si sono aggravate nel giro di poche ore.
L’embolia che l’ha colpita non ha lasciato margini di intervento, rendendo inefficaci le terapie messe in atto dai sanitari. Dopo due giorni, i medici hanno constatato la morte cerebrale.
Chi era Alessia Coppari morta all’ospedale di Macerata
Alessia Coppari lavorava come impiegata in uno studio di consulenza del lavoro ed era una figura nota nella comunità di Treia. Chi la conosceva la descrive come una persona riservata, disponibile e cordiale.
Le esequie sono state celebrate lunedì 22 dicembre, presso il Santuario del Santissimo Crocifisso di Treia. La donna lascia i genitori Anna Rita e Renato, il compagno Jonathan e i nonni.
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