TRAPANI – Almeno sette od otto colpi in testa, sferrati con una violenza inaudita. Così è morta Maria Anastasi, la donna uccisa e bruciata nelle campagne trapanesi il 4 luglio del 2012. Oggi in Corte d’Assise a Trapani, dove si sta svolgendo il processo contro il marito Salvatore Savalli e l’amante Giovanna Purpura, chiamati a rispondere dell’omicidio della donna, è stato ascoltato il professor Livio Milone, dell’Istituto di medicina legale di Palermo, che eseguì l’autopsia.
Non c’è alcuna certezza sull’oggetto usato per colpire la donna. Potrebbe essere stata percossa con una vanga oppure con una zappa. Milone ha dichiarato che Maria Anastasi è stata bruciata quando era già morta per i colpi che aveva subito. La donna aspettava un bambino ed era al nono mese di gravidanza. E’ stato sentito anche il commerciante Vincenzo De Filippi. Nel suo negozio, qualche tempo prima, Savalli aveva comprato una zappa. Il processo si ferma per la pausa estiva. Riprenderà il 3 ottobre.