PALERMO – Il primo di luglio è stato per tredici dipendenti del Coppem, il Comitato permanente per il partenariato euromediterraneo, una data fatidica: ha infatti segnato il loro passaggio ad un regime di cassa integrazione in deroga al 50%. L’Ente, da sempre famoso per essere uno dei nomi “storici” della ormai ex Tabella H, si trova ad affrontare un momento difficile: la situazione potrebbe precipitare a fine agosto, quando i fondi finiranno e il Coppem non potrà più pagare i lavoratori. Una chiusura che senza provvedimenti sembra dunque annunciata.
Il Coppem è un ente strumentale della Regione siciliana dal 2000 e fu inserito tra quegli enti che fanno direttamente capo alla presidenza. Un mese fa circa, il Comitato ha firmato un progetto da un milione di euro con l’Unione Europea: grazie all’approvazione del progetto, il Coppem si trova in una posizione di vantaggio rispetto ad altri enti, ma senza un finanziamento da parte della Regione i fondi europei dovranno essere restituiti e andranno perduti.
Il Coppem era sovvenzionato dai soldi dell’allegato 2 della Finanziaria approvata dall’Ars, impugnato tra gli altri articoli dal Commissario dello Stato Aronica che ne ha così bloccato i fondi: la Regione intanto sta procedendo a creare un disegno di legge ad hoc per recuperare i contributi della Tabella h per quegli enti che saranno considerati meritevoli. Quella dei lavoratori del Coppem risulta una questione spinosa che però la presidenza sembra ancora non affrontare: “Abbiamo chiesto più volte un incontro con Crocetta – spiegano i dipendenti dell’ente di cooperazione e sviluppo nell’area del Mediterraneo – Ancora non abbiamo ricevuto una risposta”.