I medici di medicina di base dello Snami sono sul piede di guerra contro l’Azienda sanitaria locale. Motivo della diatriba: i ritardi con cui vengono pagate le spettanze. L’organizzazione sindacale ha inviato una nota all’assessorato regionale alla Sanità con la richiesta di istituire una commissione di indagine per verificare i motivi dei disservizi. Anche Giuseppe Lo Giudice e Giuseppe Laccoto, entrambi deputati dell’Ars, hanno chiesto spiegazioni all’assessore regionale. I disservizi, che toccherebbero diverse Aziende dell’Isola, riguarderebbero anche errori nei conteggi effettuati dal centro di elaborazione dati dell’ente.
Ormai sembrano essere ai ferri corti. I medici convenzionati dello Snami hanno chiesto l’istituzione di una commissione di indagine all’assessorato regionale alla Sanità. Obiettivo: verificare i motivi dei ritardi nei pagamenti dell’Ausl n. 9 di Trapani ai medici di medicina di base, di continuità assistenziale e di emergenza territoriale. “Siamo stanchi di essere presi in giro – si legge in una nota diffusa dal sindacato – e di assistere al palleggiamento di responsabilità tra la tesoreria dell’Ausl 9 e i responsabili del servizio finanziario della stessa Azienda riguardo alle informazioni sul pagamento dei nostri emolumenti che mensilmente ci vengono dati”. “Un giorno riceviamo una notizia, circa l’iter della pratica – continua il documento – e un altro giorno ne riceviamo un’altra non coerente con la prima”. Secondo l’organizzazione sindacale, “ognuno fa la sua parte per contribuire al clima di confusione”. Già due mesi fa, l’organizzazione sindacale aveva posto l’accento sulla questione, “ottenendo di farci corrispondere una mensilità in perfetta regola”. Lo Snami riconduce il disservizio, a “scarsa attenzione e disinteresse nella puntualità verso i medici convenzionati”. “E’ ormai quasi norma che i soldi arrivino dopo due mesi – afferma la dottoressa Angela Stallone – ma, a volte si va oltre e questo non è giusto”. Intanto, dall’Ausl fanno sapere che il pagamento della mensilità di agosto è stato regolarmente avviato il 2 ottobre. “La convenzione prevede che il pagamento sia fatto entro il mese – spiega Franco Cammarasana, responsabile dell’ufficio stampa dell’Azienda – e per agosto da qui tutto è partito il 2 ottobre. Probabilmente ci sarà stato un disservizio da parte della banca tesoreria, ma il direttore generale ha già sollecitato”. Anche la politica si è mossa. Il vicepresidente della commissione Sanità all’Ars, Giuseppe Lo Giudice (Udc), assieme al collega di commissione Giuseppe Laccoto (Pd), ha chiesto all’assessore regionale alla Sanità il perché di questi continui disagi. “Da diverso tempo – sostengono i due parlamentari – si registrano ritardi clamorosi. In base agli accordi vigenti, tali emolumenti sono versati mensilmente entro la fine del mese successivo a quello di competenza. Nonostante ciò, i medici in questione aspettano tuttora il versamento delle spettanze dei mesi scorsi. Si registrano inoltre – aggiungono – errori nei conteggi effettuati dal centro di elaborazione dati dell’assessorato che costituiscono motivo di ulteriore ritardo”. E quest’ultimo problema non riguarderebbe solo la provincia di Trapani. “Tale stato di cose – spiegano – interessa circa 5 mila medici di medicina generale più i pediatri di tutte le province, ad esclusione dei medici e pediatri della provincia di Catania, gestiti da un Ced autonomo”.