PALERMO- L’ex calciatore Gaetano Musella, trovato cadavere ieri su una scogliera nel savonese, è morto per un infarto fulminante. E’ quanto emerge dall’autopsia svolta nel pomeriggio dall’anatomopatologo Marco Canepa. Secondo il medico legale, Musella è morto sul colpo. L’infarto ha interessato una parte vastissima del cuore. Il medico legale ha escluso violenza e ha effettuato il prelievo dei liquidi per gli esami tossicologici.
Secondo quanto appreso, già qualche giorno fa Musella aveva accusato dei fenomeni cardiaci che dovevano far sospettare l’incipienza di un infarto, circostanza questa riferita al medico legale dai familiari. Il medico legale ha infatti trovato le coronarie dell’ex giocatore in cattivo stato. La morte di Musella, secondo il medico legale, risalirebbe a poche ore dal risveglio tanto che durante l’autopsia sono state trovate ancora le tracce della colazione. Nello stomaco non è stata rilevata la presenza di residui di pastiglie ma l’esame tossicologico dei liquidi prelevati dal corpo potrà meglio definire anche questo aspetto.
Gaetano Musella aveva 53 anni. Era nato a Napoli città nella quale si era avvicinato giovanissimo al calcio effettuando la trafila nelle giovanili. Dopo aver debuttato in serie A con la maglia azzurra, appena diciottenne, nella stagione 77-78, nel campionato successivo fu mandato in prestito al Padova dove giocò 23 partite segnando 8 gol. Attaccante di piede destro, era un calciatore dotato di estro, fantasia, velocità e buona tecnica di base, tutte doti che metteva maggiormente in evidenza quando veniva schierato sul fronte destro dell’attacco. Tornato a Napoli l’anno successivo, compagno di una squadra che contava tra i suoi campioni Ruud Krol e Giuseppe Damiani ed era allenata da Rino Marchesi, giocò con la maglia azzurra per tre stagioni consecutive, totalizzando complessivamente 67 presenze e segnando 13 gol. Gli anni migliori furono per lui gli ultimi due vissuti a Napoli, con la squadra che arrivò terza e poi quarta in classifica e disputò anche la Coppa Uefa.
Dall’anno successivo cominciò a girare in varie squadre italiane ed in varie categorie (Catanzaro, Bologna, Nocerina, Ischia Isolaverde, Palermo, Empoli, Juve Stabia). Concluse la carriera agonistica nei Dilettanti, giocando nel Latina nella stagione 1995-96. Tra il 1980 ed il 1982 fu convocato 7 volte nella Nazionale Under 21 e con la maglia azzurra segnò anche un gol. Conclusa l’attività di calciatore, Musella intraprese la carriera di allenatore, dapprima nelle giovani del Napoli e poi cambiando diverse panchine (Sangiuseppese, Puteolana, Isernia, Neapolis, Sorrento, Casertana, Ercolanese, Sanremese). Il Campobasso, nella stagione 2008-2009, è l’ultima squadra che Musella ha allenato. Quando era sulla panchina della Sanremese, nella stagione 2005-2006, Musella fu anche allenatore del figlio Alessandro che ha giocato per alcune stagioni con la squadra ligure.
(Fonte ANSA)