TRAPANI – Due congressi ed un partito diviso che invoca il rispetto delle regole. Il Pd, a Trapani, parla lingue diverse, anche se le accuse sono le stesse. Chi si è riunito alla Baia dei Mulini ha messo sotto accusa il regolamento. Chi, invece, ha scelto l’Hotel Crystal considera il tesseramento regolare e di conseguenza delegittima l’altra parte. Nel primo caso si è celebrato un congresso di circolo, che ritiene tale anche l’altro. Nel secondo caso è stato rimarcato che si tratta del congresso comunale.
A confermarlo è stato il presidente della commissione provinciale per il congresso Domenico Venuti: “Non ci sono altri congressi. Quello dell’Hotel Crystal è quello legittimo”. La replica non si è fatta attendere ed è stata affidata all’ex consigliere provinciale e presidente del congresso di circolo Salvatore Daidone: “Ci sono stati tentativi di mettere a tacere la legalità. Trapani aveva ricevuto 300 tessere ed invece ne sono state date altre 450”.
“L’unico congresso – ha controreplicato l’ex consigliere comunale Pietro Savona – è qui al Crystal. E’ strumentale quello dell’altra parte. Il tesseramento è stato sgonfiato non gonfiato. Non c’è alcuna motivazione per l’altro congresso”.
Lo scontro trapanese è traversale alle correnti. Cuperliani, civatiani e renziani hanno fatto registrare la loro presenza sia nell’uno che nell’altro congresso. Alla vigilia delle due assemblee congressuali si è dimesso dal partito uno dei due reggenti provinciali.
“Questo – ha detto Dario Safina – non è più il mio partito. I nuovi non rispettano quelli che si sono sacrificati per il Pd senza nulla in cambio, e c’è chi utilizza il potere per dividere e non per unire”.
Gli appelli a ritirare le dimissioni sono arrivati dai due candidati alla segreteria provinciale Mino Spezia e Marco Campagna. “Mi auguro – ha detto Spezia – che possa ritornare sui suoi passi perché il Pd ha bisogno di lui”. “Dario – ha sottolineato Campagna – è un amico ed un compagno di partito che deve costruire assieme a noi una nuova fase politica”. Spezia, che ha ormai perso la sfida congressuale – il risultato di Trapani è ininfluente – ha partecipato ai due congressi: “Per me sono tutti compagni e ritengo che ci siano le condizioni per trovare una soluzione unitaria”.
Campagna soltanto a quello dell’Hotel Crystal. Sarà lui a guidare il partito dopo l’assemblea congressuale provinciale che deve ancora essere convocata: “I nostri avversari sono fuori dalla partito. I nostri avversari sono a destra”. A sostegno di Campagna si è schierata la componente “Dem” che fa riferimento al Ministro Dario Franceschini ed una parte dei renziani. Spezia ha invece avuto dalla sua gli amici di Gianni Cuperlo, i civatiani ed una minoranza dei renziani. I due congressi nel capoluogo hanno mischiato ancora di più le carte.
Alla Baia dei Mulini, il congresso di circolo, che non viene riconosciuto, ha puntato sulla segreteria di Danilo Orlando che, in un primo momento, si era candidato alla segreteria cittadina. Ha sospeso e poi ritirato la candidatura contestando il tesseramento ed ora gli è stato affidato il compito di gestire il circolo. Ma il congresso della Baia dei Mulini sarà oggetto dell’attenzione della commissione di garanzia e del congresso.
A quella nazionale si è appellato Daidone: “Chiediamo che l’organismo nazionale faccia chiarezza sul tesseramento e sulla legittimità dei congressi”. All’Hotel Crystal è stata invece messa in campo la candidatura alla segreteria comunale di Francesco Brillante. A questo congresso erano presenti i tre consiglieri comunali del partito Nino Grignano, Enzo Abbruscato e Ninni Passalacqua.
C’era anche la senatrice Pamela Orrù: “Non possiamo accettare atteggiamenti denigratori. Il Pd si confronta sempre”. Alla Baia dei Mulini c’era invece una parte importante della Cgil con Saverio Piccione e Mimma Argurio, chiamata al tavolo della presidenza. Con loro anche i renziani vicini al sindaco di Erice Giacomo Tranchida e l’ex candidato sindaco di Trapani del Pd Sabrina Rocca. Un caso nel caso si è determinato tra i sostenitori di Pippo Civati. I due reggenti provinciali della componente si sono divisi clamorosamente. Da un lato Danilo Orlando, dall’altra Maria Concetta Serse, chiamata al tavolo della presidenza del congresso della Baia dei Mulini ma presente, invece, sempre al tavolo della presidenza, dell’altro congresso.