PALERMO – “Debutto” all’Ars per Antonio Ingroia, nuovo commissario liquidatore di Sicilia-e Servizi, nominato dal governatore Rosario Crocetta. L’ex pm ha partecipato a una audizione in commissione Bilancio sul futuro dei 75 dipendenti di Sicilia-e Servizi Venture, socio privato della partecipata che finora ha gestito i servizi informatici per la Regione siciliana. “C’e’ un orientamento unanime del governo nella direzione di una proroga di quattro-sei mesi dei contratti, che scadono il 23 dicembre – ha detto l’ex pm incontrando i giornalisti – nel frattempo lavoreremo per individuare la soluzione più idonea per una stabilita’ del servizio. Si tratta di personale formato a spese della Regione, è utile non disperdere queste competenze”. Per quel che riguarda il futuro assetto di Sicilia-e Servizi, Ingroia ha detto: “Bisognerà capire se chiudere la società, renderla partecipata o ad intero capitale pubblico: personalmente ritengo la terza ipotesi la migliore”. Sulle spese della società, ha aggiunto: “ci sono organismi investigativi dell’Olaf dell’Unione Europea che si sono interessati, per quel che mi risulta c’e’ una indagine pendente della Procura di Palermo. Penso che i costi si possano abbattere: il problema non riguarda il costo dei dipendenti, bisogna piuttosto vedere la gestione, soprattutto del socio privato”. “La mia mission – ha concluso Ingroia – e’ improntare il futuro di Sicilia-e servizi alla legalita’ e alla trasparenza”.
L'ex pm ha partecipato a una audizione in commissione Bilancio sul futuro dei 75 dipendenti di Sicilia-e Servizi Venture. verso una proroga di quattro-sei mesi
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