PALERMO – “Il ministro D’Alia si sta occupando di dare dignità e forza e alle città metropolitane. Il tema è regionale. E’ necessario che la Sicilia non viva la sua autonomia come forma di esclusione rispetto al processo riformatore del resto d’Italia”. Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se il vertice con il ministro per la Funzione pubblica Ginpiero D’Alia avesse compreso tematiche legate al ddl che prevede l’istituzione della città metropolitane di Palermo, e alle riorganizzazione conseguente all’abolizione delle province nell’isola.
“Chiediamo con forza che anche in Sicilia ci sia il riconoscimento delle città metropolitane – ha detto Orlando – e chiediamo che Palermo meriti di avere un riconoscimento particolare. C’è una speciale autonomia e occorre dare una speciale autonomia anche a Palermo, che di questa regione è il capoluogo”.
“E’ la prima volta che sento parlare di Udc, nel senso che la parola Udc non ha impedito un incontro istituzionale”. L’ha detto, scherzando, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, dopo il vertice a Palazzo delle Aquile con il ministro per la Funzione pubblica e semplificazione, Gianpiero D’Alia, ai cronisti che chiedevano se la riunione getta le basi anche per un accordo politico tra il suo Mov139 e lo scudo crociato in consiglio comunale. “Io lavoro per il campo largo” ha detto Orlando.
“Non faccio il segretario regionale né il commissario del mio partito a Palermo, è una valutazione politica che devono fare gli amici dell’Udc palermitano a cui ci rimetteremo”. L’ha detto il ministro per la Funzione pubblica Gianpiero D’Alia (Udc), a Palermo, ai cronisti che chiedevano se lo scudo crociato può entrare a far parte della maggioranza che in Consiglio comunale sostiene il sindaco Leoluca Orlando.
“Alle amministrative – ha aggiunto il ministro – l’Udc si è presentato in una coalizione diversa, ancorché al ballottaggio abbia sostenuto il sindaco Orlando. E’ evidente che si tratta di una valutazione che deve essere fatta dai dirigenti dell’Udc palermitano, dai consiglieri comunali che sanno meglio di me che tipo di collaborazione si è sviluppata con l’amministrazione. E’ chiaro che non mi posso sostituire a loro e non intendo farlo”.