TRAPANI – Sette vittorie, nove pareggi e cinque sconfitte: tirando la linea dell’addizione, il totale dice 30 punti e un nono posto in classifica accanto a una squadra blasonata come il Brescia. Tempo di vacanze e di bilanci in casa Trapani. Il pallone è chiuso in magazzino e allora sono i numeri a parlare. La squadra di Boscaglia non è più una sorpresa ma una solida certezza del campionato cadetto. Il momento più buio quel 3-0 subito nel derby di Palermo, dove Nordi e compagni non hanno comunque sfigurato. Da allora una escalation da media promozione: diciotto punti in otto partite, frutto di cinque vittorie e tre pareggi.
Solidità di gioco, soprattutto. Una squadra che non smette mai di giocare e che non rinuncia alla propria filosofia, qualunque sia l’avversario di fronte. In 56 giorni il Trapani è riuscito a tirarsi fuori da una situazione critica: dalla buia serata del Barbera allo ‘smacco’ al Brescia, in uno stadio che fino a pochi anni fa ospitava la massima serie. Granata in vantaggio, poi raggiunti e superati. In grado di riequilibrare il match, subire ancora un gol a pochi minuti dal fischio finale e riuscire ancora una volta a rialzarsi in extremis. Nell’ultimo mese e mezzo magico dei granata c’è anche la bella parentesi di San Siro, con la soddisfazione di aver fatto correre qualcosa di più di un semplice brivido lungo la schiena alla squadra di Mazzarri.
La bilancia dei gol pende a favore dei granata, seppur in minima parte: 29 le reti realizzate, 25 quelle subite. La difesa resta comunque il punto debole della squadra di Boscaglia: disattenzioni e peccati di inesperienza su cui il tecnico di Gela dovrà lavorare. Dall’altra parte del campo, invece, c’è un nome su tutti: Matteo Mancosu, capocannoniere del torneo con 14 reti, finito nel mirino di Cagliari, Parma e Palermo. Il ds Daniele Faggiano pochi giorni fa ha preso carta e penna e scritto poche ma chiare frasi: “Matteo non si tocca, resta con il Trapani fino a giugno”. Se ne riparlerà a fine campionato, ma intanto Trapani si gode il suo gioiellino. Dietro di lui le tre reti ciascuno di Djuric e Pizzetto, le due di Basso e i gol di Abate, Iunco, Pagliarulo, Pirrone e Rizzato. Numeri che dicono quanto indispensabile sia Mancosu per un Trapani che deve raggiungere al più presto la quota salvezza e regalare al Provinciale un altro anno di serie B.