PALERMO – C’è un nuovo capitolo nei dialoghi di Totò Riina intercettati durante l’ora di socialità. Un capitolo in cui il capomafia pronuncia la parola “trattare” con persone “importanti”. E si parla pure di Bernardo Provenzano e della sua “collaborazione” con qualcuno. Qualcuno che non deve andare a genio al capo dei capi che accusa il suo compaesano di “fare il carabiniere pure”.
La trascrizione del dialogo del 16 agosto scorso fra Riina e il suo compagno di socialità, Alberto Lorusso, entra nel fascicolo del processo sulla presunta trattativa Stato-mafia. E le parole del padrino corleonese fanno ipotizzare l’esistenza di una interlocuzione sospetta che ebbe prima lui e poi Provenzano per protagonisti. Tanto che Lorusso dice: “Tu devi sapere come bisogna agire e se gli altri non lo capiscono glielo devi imporre”.
“Imporre certo – aggiunge Riina – glielo devi fare capire tu… me ne devo andare là, ma dove me ne devo andare?”. Quindi si rammarica: “Erano i tempi di Binnu… i tempi del piccolo Binnu sono finiti. Ai tempi miei, di Totò Riina, piccolo Binnu, u zu’ Totò Riina solo trattava cose e persone importanti. Però è inutile questo trio… di uomini… non ce n’è che a trovare le idee di un cristianu… che si mettono a disposizione per fare i carabinieri…. quello è un bambino che adesso si è ammalato… però Binnu… non capisco come lo hanno fottuto… disgraziati”. “Ehi non si può fare niente contro le malattie non si può fare niente”, si rammarica Lorusso.
“L’altro giorno c’era Caponnetto – dice sempre Riina – che si dava pugni in testa… pugni in testa si dava. È finito tutto, è finito tutto…”. “C’è chi è… il culo ve lo fa – prosegue – minchia però lo ammettono, l’hanno ammesso che … sono tutti morti… ce ne andiamo, che cosa è successo? Un povero di montagna, un poveraccio contadino, un contadinotto del paesotto. Un poco di pazienza, dobbiamo combattere, ci dovete combattere. Il rospo ve lo dovete ingoiare, il rospo, vi dovete ingoiare il rospo prima”.
Poi, fa riferimento al fallitto attentato a Falcone: “Anche il per fatto dell’Addaura, l’Addaura… quando gli hanno messo la bomba… poi a lui… tre anni prima, quattro anni prima… figlio di puttana, lui ha detto…se lo è immaginato che poteva essere gente…politici… gente che… sono gente con il cervello… “.