PALERMO – “La legge finanziaria della Regione Sicilia è stata bocciata quasi integralmente dal Commissario dello Stato, ma bisogna chiedersi, come ha fatto il presidente Rosario Crocetta, dove si trovava la politica italiana quando veniva scassinato il forziere, quando si effettuavano assunzioni a tappeto, quando si conferivano promozioni esagerate, quando si distribuivano contributi a pioggia, quando le societa’ partecipate creavano posti di lavoro fittizi e deficit milionari reali. Dove si trovava tutta la politica, di destra e di sinistra, quando, quando, quando…”. Ad affermarlo è il deputato di Scelta Civica, Andrea Vecchio, che aggiunge: “Per interpretare decenni di politica italiana, abbiamo bisogno del refrain della canzone di Tony Renis. Ora è necessario recuperare la situazione economica siciliana per consentire di migliorare la vita dei cittadini. Seccamente, senza perdere tempo. Bisogna effettuare una ricognizione tecnica della spesa pubblica, e predisporre un piano di rientro e riequilibrio, eliminando privilegi e sprechi. Tagli veri a spese del tutto inutili. Pensioni, contributi, ras e clientes, precari a migliaia, amministrazione delle partecipate, gestione propositiva dei tantissimi beni culturali (che assorbono ma non rendono). C’è da lavorare, certo, ma che ci si renda conto delle condizioni disperate di una regione difficile come la Sicilia, che se ne parli fuori dai denti, seppure a causa di una finanziaria che è stata quasi completamente cassata, è già un buon inizio”.
Vecchio: “Subito un piano di rientro”
Andrea Vecchio
Parla il deputato di scelta civica.
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