Crocetta affonda la Valenti | "Un governo del presidente" - Live Sicilia

Crocetta affonda la Valenti | “Un governo del presidente”

Conferenza stampa del governatore: due ore in cui il presidente ha affrontato tutti i temi caldi. Dai manager, al rimpasto, passando per il Pd di Raciti.

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PALERMO – Se lo attaccano, lui contrattacca. Lo stile di Rosario Crocetta non cambia verso in questa occasione. Tanti i temi caldi affrontati dal governatore che ha annunciato un’imminente soluzione del problema del rimpasto.  Il presidente è stato netto: “Il tempo è scaduto. La discussione non può andare avanti all’infinito. Questa discussione delegittima il presidente e i partiti. Se non ci sarà la possibilità di ricomporre il quadro, si andrà avanti con un governo del presidente. Invito i partiti a cercare l’ennesimo incontro”. Sui manager, Crocetta ha ovviamente difeso le sue scelte: “Per la nomina dei manager della sanità abbiamo utilizzato criteri indiscutibili, senza mediazioni e senza concordare nomi con i partiti. Il messaggio è che Crocetta non lottizza nulla, nessun cerchio magico i cerchi magici sono quelli dei partiti che non vogliono il cambiamento”.

Scelte drastiche saranno compiute. Il rapporto con l’assessore Valenti si è ormai irrimediabilmente logorato, a cominciare dalla giunta che ha composto le tessere della sanità siciliana: “L’assessore Valenti non era assente – ha detto Crocetta -. Ha risposto a un invito del suo partito. Si è rotto il rapporto fiduciario. Ne tragga le conseguenze. Gli altri assessori? Io li terrei tutti. Ma a prescindere da chi andrà e da chi resterà, però, sono certo che la Sicilia non avrà più una giunta così autonoma”.

Il rapporto con il Pd resta problematico, per usare un eufemismo: “Raciti chiede un patto tra alleati? Io ho mostrato ampia disponibilità. Fino a domenica ho usato toni moderati. La Sanità però è la Sanità. E la battaglia della sinistra non è stata quella di scegliere i manager sulla base delle competenze? Si confonde la democrazia con l’oligarchia partitocratica. Ho ricevuto una nota di apprezzamento dalla segreteria nazionale e una nota diversa del segretario regionale. Insomma, io col Pd devo avere sempre guai… Io sono d’accordo con Faraone. Ho sostenuto Raciti e ho sempre cercato un dialogo. Ma ad un certo punto, la politica si ferma. Per me sviluppo e lotta alla mafia sono inseparabili”.

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14.15. La conferenza stampa è finita.

14.07. Crocetta sul rimpasto: “Il tempo è scaduto. La discussione non può andare avanti all’infinito. Questa discussione delegittima il presidente e i partiti. Se non ci sarà la possibilità di ricomporre il quadro, si andrà avanti con un governo del presidente. Invito i partiti a cercare l’ennesimo incontro. Non vorrei che la vicenda delle Europee pesi sul rimpasto. Io un’altra settimana non la perdo. Non passerà il messaggio che io abbia fatto un governo sulla base della nomina di un amico in lista”.

14.00. Crocetta: “Raciti? Il Pd dice le stesse cose da un anno. Raciti chiede un patto tra alleati? Io ho mostrato ampia disponibilità. Fino a domenica ho usato toni moderati. La Sanità però è la Sanità. E la battaglia della sinistra non è stata quella di scegliere i manager sulla base delle competenze? Si confonde la democrazia con l’oligarchia partitocratica. Timore per la mancanza dei numeri all’Ars? Il governo governa, il parlamento approva le leggi. Il governo vince o perde in battaglia. Il patto con i cittadini è prioritario rispetto a qualsiasi altro accordo. Il presidente è eletto dal popolo. Non sono antipartito. Il mio Pd ha avuto solo vantaggi. Io sono un uomo del Pd. Un dirigente con pari dignità rispetto agli altri. Nessuno mette in discussione Renzi nonostante operi allo stesso modo. Con Raciti non è cambiato nulla? Il problema forse è strutturale e riguarda i partiti”.

13.52. Crocetta: “L’assessore Valenti non era assente. Ha risposto a un invito del suo partito. Si è rotto il rapporto fiduciario. Ne tragga le conseguenze. Gli altri assessori? Io li terrei tutti. Ma a prescindere da chi andrà e da chi resterà, però, sono certo che la Sicilia non avrà più una giunta così autonoma”.

13.47. Interviene il presidente Crocetta: “Dobbiamo scegliere il manager dell’istituto Zooprofilattico? Credo che lì ci voglia una grande opera di rinnovamento. La mafia è intervenuta anche in quel settore. Se la carne scaduta andava nei supermercati qualcuno non controllava. Per questo ho fatto le rotazioni, per le quali ho subito qualche querela. Non credo che tutti i dipendenti siano delinquenti. Ci sono anche quelli bravi, che denunciano”.

13.36. Ancora Lucia Borsellino: “Abbiamo anche inserito nel contratto la verifica sul ricorso dei bandi pubblici al posto degli affidamenti diretti, che dovrebbe essere un utilizzo residuale. Non potevamo aspettare più per la nomina dei manager”. Presenti anche gli assessori Cartabellotta, Bonafede, Stancheris e Marino.

13.32.Giunta nuova oggi? Why not?”. Cosi il governatore della Sicilia Rosario Crocetta ha risposto ai cronisti in conferenza stampa sul rimpasto in giunta. “Non sono disponibile a perdere tempo – ha detto – e ringrazio gli assessori per il lavoro di ieri sui manager della sanità, anche perché qualcuno di loro domani potrebbe non essere più in giunta”.

13.30. Borsellino: “C’è una ragione oggettiva dietro alla scelta di ogni manager. Abbiamo anche applicato un nuovo modello di contratto. Abbiamo inserito, oltre al rispetto degli equilibri di bilancio anche il rispetto dei livelli dei servizi erogati. Pena la revoca dell’incarico”.

13.27. Ora parla l’assessore alla Sanità, Lucia Borsellino: “Il nostro è stato un lavoro di squadra. Veniamo da un anno di gestione commissariale ormai sofferente, vista la lunga attesa. Abbiamo voluto essere coerenti con un quadro di criteri che potevano sembrare stringenti. Qualcuno ha parlato di eccesso di trasparenza. Ben venga. Abbiamo fatto un supplemento di istruttoria per verificare se la scelta potesse cadere anche su manager che avevano già un’esperienza. Confermando anche attuali commissari”.

13.26. Crocetta: “La Valenti ha dimostrato di essere più sensibile ai diktat dei partiti che all’interesse pubblico. È chiaro che si rompe il rapporto col presidente. Così è la vita…”.

13.25. Crocetta: “Sulla questione Genovese… sarebbe un perseguitato? Mi sembra un paradosso. Sono sulfureo? Vuol dire che a qualcuno brucia… io penso di avere già fatto troppo, di avere mediato lungamente, di avere offerto un dialogo profondo e di non avere attaccato. Ringrazio la giunta per avere dimostrato la propria autonomia. Non si può stoppare il governo sulla base di un sms che chiede di non andare in giunta perché il partito non vuole”.e anche, magari inconsapevolmente, la politica”.

13.23. Crocetta: “Le spese per i farmaci non sono solo il frutto di sprechi. Qualcuno ci mangia. Basta con l’Eolico. Lì fa gli affari Messina Denaro, in combutta con qualche deputato, alcuni dei quali è stato arrestato. Nessuno offuschi questa battaglia. Voglio l’acqua pubblica e i rifiuti gestiti dai Comuni”.

13.20. Crocetta: “Ho ricevuto una nota di apprezzamento dalla segreteria nazionale e una nota diversa del segretario regionale. Insomma, io col Pd devo avere sempre guai… Io sono d’accordo con Faraone. Ho sostenuto Raciti e ho sempre cercato un dialogo. Ma ad un certo punto, la politica si ferma. Per me sviluppo e lotta alla mafia sono inseparabili”.

13.10. Crocetta: “Voglio ringraziare Lucia Borsellino per il coraggio, il suo staff per la competenza dimostrata. Abbiamo tenuto i telefoni spenti per evitare che arrivassero sms del tipo: stai attento, o sei finito. Ringrazio la giunta per la sua lealtà. Alcuni sanno che domani mattina potrebbero non avere più incarichi. Io concordo con Faraone: ha detto basta perdere tempo. E io non ho perso tempo”.

13.09. Crocetta: “Io non voglio e non posso perdere tempo. Dai partiti, di fronte allo stallo in cui ci siamo trovati, mi sarei aspettato una risposta ‘alta’: quella di dare mandato al presidente di fare un nuovo governo. Mineo parla di un piano quinquennale industriale, come per i Soviet…”.

13.02. Crocetta: “Il caso di Villa Sofia? Non potevamo rimuovere quel commissario. Che ha scelto però di dimettersi, in silenzio. Sulle nuove selezioni dovevamo capire se mantenere qualche commissario di lunga esperienza o se nominare tutti nuovi manager. Siamo stati coraggiosi. E abbiamo detto: noi entriamo nel merito, andando oltre l’istruttoria portata avanti dalla commissione, con una verifica portata avanti dall’assessorato. Nessuno può dire che quei manager siano politicamente vicini a me. Alcuni non li conosco nemmeno. Confermati vecchi commissari? Su De Nicola, Zappia e Sirna ad esempio abbiamo ricevuto ottimi giudizi”.

12.57. Crocetta: “Sui manager non c’è mai stata la verifica delle performance. L’obiettivo deve essere quello di migliorare i servizi riducendo la spesa”.


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