Giovedì 15 maggio, alle ore 17:00, all’Aula Lanza dell’Orto Botanico, via Lincoln, 2, a Palermo, verrà presentato il libro “La Palermo delle donne. Guida a percorsi di altro genere” di Claudia Fucarino: dal progetto di Toponomastica femminile nasce il primo percorso turistico di genere della città di Palermo. La presentazione è inserita all’interno di un “caminetto”, un incontro dal titolo “Donna uguale volontà impegno coraggio e ambizione” organizzato dal Rotaract Palermo Mondello.
Strade, piazze e monumenti del centro storico si arricchiscono di una luce nuova grazie a questo itinerario scritto da donne, che svela l’inedito volto della città: quello delle donne che di quei luoghi hanno contribuito a scrivere la storia. Figure femminili del passato vengono rispolverate dagli archivi storici, dai libri, dai ricordi ancora vivi di chi ne ha custodito la memoria; donne del presente che in modi diversi, con il loro operato, incidono sulla vita di Palermo, sono raccontate dalle loro concittadine.
L’intento di questa guida non convenzionale è duplice: da un lato, fornire il turista, o il cittadino curioso, di una chiave di lettura nuova e completa, che consenta una conoscenza del territorio, della sua storia e della sua cultura alternativa ed estranea all’approccio riduttivo e parziale del turismo di massa.
Dall’altro, sottrarre la donna al silenzio cui la storia ufficiale, da sempre, l’ha relegata, restituendole un ruolo adeguato all’interno della memoria cittadina. Nel caso di Palermo ciò significa, al contempo, valorizzare l’immagine della donna siciliana, che vada oltre lo stereotipo da decenni cristallizzato e divulgato dalla cultura popolare: quello di una figura remissiva ed estranea alle vicende storiche.
“Pensato e voluto da Claudia Fucarino”, racconta nella prefazione Simonetta Agnello Hornby, “ scritto da quarantadue donne diverse tra loro, giovani e anziane, casalinghe e professioniste, studentesse e pensionate, accomunate da solide basi culturali e un grande amore per la nostra Palermo, questo libro-guida esalta il meglio delle palermitane nell’arte e nella storia della nostra amatissima città; istruisce – è dotto e accattivante; dalle sue pagine ho imparato molto – e dà godimento. Il linguaggio di ciascuna autrice ha il dono della semplicità e della piacevolezza, e così quello arguto del solo autore maschio”.
Il libro rientra nel progetto nazionale Toponomastica femminile, nato nel 2012 “con l’idea di impostare ricerche, pubblicare dati e fare pressioni su ogni singolo territorio affinché strade, piazze, giardini e luoghi urbani in senso lato, siano dedicati alle donne per compensare l’evidente sessismo che caratterizza l’attuale odonomastica (branca della toponomastica)”.
Se la memoria dei personaggi che hanno fatto la storia dei luoghi passa attraverso l’immaginario collettivo di un popolo, contribuendo a formarne la cultura, contrastare l’onnipresenza di nomi maschili negli spazi urbani e dotare la storia della città di un filtro femminile costituisce il primo passo per educare il cittadino ad una coscienza antisessista.