ROMA – Sarebbero da mandare a casa i forestali che non fanno nulla? “Sono pienamente d’accordo”. Lo ha detto il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli nel corso di un’intervista a Radio Capital, sottolineando che situazioni come quelle della Sicilia e della Calabria, dove ci sono rispettivamente 28mila e 10mila forestali, sono spesso “l’esito di comportamenti nei quali la politica ha trovato consenso, collocando persone in contenitori che, lungi dal servire a qualcosa, sono un peso per la finanza pubblica e non svolgono la funzione a cui sono preposti”. L’allarme incendi è già scattato ma, ricorda Gabrielli, ci troviamo di fronte ai “soliti mali. E noi italicamente non ci attrezziamo per eventi ciclici”. Il capo della protezione civile ricorda che la competenza sugli incendi, sia per quanto riguarda la prevenzione che il contrasto, è delle Regioni e, dunque, “stupisce che Regioni che sono dotate di eserciti di forestali siano quelle nelle quali il fenomeno ha un incremento”. Ecco perché “quando si parla di razionalizzazione del comparto pubblico il fatto di attirare l’attenzione solo sullo ‘sgarrupato’ Stato è un modo per non cogliere l’essenza del problema. Serve una rivisitazione complessiva a partire da queste situazioni”. Gabrielli è poi tornato sulla questione dell’acquisto dei Canadair previsti dal governo Letta. “Il governo aveva messo a bilancio 50 milioni di euro per la vendita di 3 aerei dello Stato ma siccome non ci sono stati acquirenti non sono arrivati quei 50 milioni”.
il capo della protezione civile: "Siamo di fronte ai soliti mali".
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