Una "Leopolda" per il centrodestra |I giovani leader attesi a Palermo

Una “Leopolda” per il centrodestra |I giovani leader attesi a Palermo

A luglio un giorno di tavole rotonde e dibattiti per guardare al centrodestra del futuro. Lo organizza Giusy Savarino, che punta a dare un contributo "per costruire un'alternativa" a Renzi

intervista a Giusy Savarino
di
3 min di lettura

PALERMO – Una Leopolda per il centrodestra. Un momento di incontro e confronto su temi concreti per ripartire dalle idee nella ricostruzione di un’area politica che oggi appare spaesata e alla ricerca di un’identità. L’appuntamento è per il 19 luglio a Palermo. L’iniziativa è promossa da #AmunìSicilia, Associazione moderati uniti, presieduta dall’ex deputato regionale Giusy Savarino.

“Il programma – spiega Giusy Savarino – prevede sei tavole rotonde tematiche con un confronto tra professori, politici ed esperti con i giovani. Ci si può iscrivere dal sito www.amunisicilia.it o dalla pagina Facebook. Da questi incontri emergeranno delle proposte che saranno sottoposte ai giovani leader del centrodestra”. E a dare la loro adesione sono già stati Raffaele Fitto, Giorgia Meloni, Daniele Capezzone, Saverio Romano (che si sta spendendo in prima persona per l’iniziativa), Gianpiero D’Alia, Maurizio Lupi, Salvatore Cicu. Tutti parteciperanno a un talk show con il giornalista Francesco Verderami del Corriere della Sera, che sarà trasmesso in diretta su Sky e in streaming su Livesicilia.

“L’idea nasce dopo le ultime elezioni – racconta la Savarino, tornata all’impegno politico dopo anni -. Le elezioni si perdono e si vincono, ma dopo le sconfitte si deve reagire. E invece dopo questo voto c’è stato un silenzio assordante. Che non va bene per chi vuole costruire un’alternativa di centrodestra”. Da qui l’idea della kermesse palermitana che si terrà a Villa Filippina.

“L’opposizione si deve organizzare e servono degli spunti che possano arrivare da un laboratorio politico come questo”, dice Savarino presentando l’evento. Che vedrà al suo interno anche la presentazione di un libro di Daniele Capezzone, “la rivincita”, che lancia una proposta choc sulla politica economica italiana.

Le tavole rotonde tematiche affronteranno i temi delle riforme istituzionali, della riforma del fisco e della pubblica amministrazione, i temi etici, dall’aborto al matrimonio gay, ma anche il multiculturalismo (“L’eccessiva integrazione può portare a perdere la nostra identità”, dice Savarino). Poi il lavoro, le nuove opportunità offerte dalla green economy, la questione meridionale, agricoltura e turismo e riforma della giustizia.

Dalle tavole rotonde tra esperti e giovani emergeranno delle sintesi che saranno sottoposte al dibattito tra i leader politici. A organizzare l’iniziativa con Giusy Savarino c’è Giuseppe Catania, tra i fondatori di Forza Italia in Sicilia.

Ma è possibile amalgamare un centrodestra diviso tra moderati di stampo popolare e derive lepeniste?

“Dobbiamo partire dalle idee e vedere quali sono i punti di incontro. E questo è un lavoro preventivo da fare. Poi niente è impossibile in politica. Chi l’avrebbe detto di avere i giovani turchi al governo con Angelino Alfano? Dobbiamo trovare punto di incontro”.

È una Leopolda di centrodestra?

“Se per Leopolda si intende un laboratorio politico da cui viene fuori una fucina di idee e di programmi per costruire un’alternativa di centrodestra allora si. Se per Leopolda si intende invece solo la rottamazione no, non sono d’accordo. Non mi piace che qualcuno si arroghi il diritto di rottamare qualcun altro – dice la Savarino -. Io ho sempre imparato dalle esperienze e dai maestri. Se qualcuno ha il potere in qualche modo di rottamare è il cittadino: io sono per dare maggiore voce agli elettori, sia con le preferenze sia con una maggiore democrazia nei partiti”.

C’è ancora spazio per un centrodestra schiacciato tra lo sfondamento al centro di Renzi e il Movimento 5 Stelle?

“I voti del centrodestra sono rimasti congelati. Milioni di persone non sono andate a votare. Vanno rimotivate. Chiedere questo a Berlusconi, che è in ginocchio, massacrato da una condanna pesante e per me ingiusta, era impossibile. Dobbiamo parlare ai nostri elettori, ai nostri amministratori, ai tanti consiglieri eletti in liste civiche che non hanno punti di riferimento. È loro che dobbiamo coinvolgere. C’è un sacco di gente con voglia di fare politica. E attorno a quest’evento stiamo trovando tanto entusiasmo e tante idee che diventeranno un humus condiviso”.

E in Sicilia, dove il centrodestra da invincibile si è risvegliato marginale?

“Della Sicilia non ne parliamo. Abbiamo una regione in ginocchio. Sento Crocetta che dichiara che l’agenda europea e fallita. Come mai quella precedente gestita da Cuffaro è andata bene? Perché non prendere qualcosa dalle esperienze riuscite? Quest’ansia di cambiamento tout court è sbagliata. Questo cambiare sempre dirigenti non serve”.

 

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI