CALTANISSETTA – Erano 45 i dipendenti comunali coinvolti in un’operazione per assenteismo portata avanti dai carabinieri della compagnia di Caltanissetta che ha visto la notifica degli avvisi di garanzia il 13 maggio. Tutti indagati a vario titolo per i reati di truffa in concorso in danno della pubblica amministrazione. La vicenda diede un fortissimo scossone alle mura di Palazzo del Carmine. La maggior parte delle persone coinvolte vigili urbani e dipendenti dell’ufficio tecnico. Adesso i provvedimenti sospensione dal servizio sono stati emessi dal gip Alessandra Giunta solo per 32 dipendenti della pubblica amministrazione nissena, 10 restano indagati ma senza misura interdittiva. I 32 sospesi da stamattina dal servizio.
In sostanza secondo la ricostruzione degli inquirenti i soggetti in questione timbravano il cartellino di presenza nonostante non restassero in ufficio, attestando così falsi orari di lavoro. Oppure timbravano per altri colleghi che neanche si recavano sul posto di lavoro. Emblematico il caso di due coniugi che timbravano a vicenda il cartellino quando, pare uno dei due rimaneva tranquillamente a casa. I fatti avvenuti dal Novembre 2012 sino all’Aprile 2013. Gli uomini dell’arma avevano piazzato nei punti di timbratura delle varie sedi comunali delle telecamere che registravano tutti gli spostamenti dei dipendenti in entrata ed in uscita e dunque tutte le timbrature fraudolente. Venti gli impiegati che si fermeranno per un mese ed altri dodici quindici giorni.
Sulla vicenda prende posizione il sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo: “Saranno messi in atto piani di controllo della qualità del lavoro immediatamente – ha dichiarato Ruvolo – non serve solo controllare la timbratura, ma anche che i dipendenti lavorino e questo si può fare solo con gli incentivi e la meritocrazia”. L’Amministrazione comunale, preso atto dei provvedimenti emessi dal giudice per le indagini preliminari a carico di trentadue dipendenti del Comune, esprime piena e incondizionata fiducia nel lavoro svolto dalla magistratura e attende che la giustizia faccia il suo corso.
Considerate le misura cautelari, comminate nella sospensione dal lavoro degli indagati, dai 15 ai 30 giorni, l’Amministrazione si è già attivata per l’organizzazione degli uffici, affinché non si arrechino disagi ai cittadini.
I carabinieri della compagnia di Caltanissetta stanno notificando la sospensione dal servizio a 32 indagati – per 20 dei quali la sospensione durerà un mese e per gli altri 12 durerà 15 giorni – ritenuti responsabili di truffa in danno della pubblica amministrazione e falsa attestazione della presenza in servizio commessa da pubblico dipendente. Il provvedimento, emesso dal gip, prende spunto da un’inchiesta che ha accertato che, da novembre 2012 ad aprile 2013, gli indagati, tutti impiegati presso l’ufficio tecnico del Comune o presso la direzione della polizia municipale, avevano attestato di essere al lavoro alterando i badge. Diciotto indagati sono dipendenti dell’ufficio tecnico comunale, 10 appartengono al corpo della polizia municipale e 4 sono dipendenti della direzione della polizia municipale.
La sospensione è stata disposta dal gip Alessandra Giunta. Secondo le indagini della Procura nissena, diversi dipendenti si sarebbero allontanati dal posto di lavoro dopo aver timbrato il cartellino o avrebbero timbrato per conto di altri colleghi non presenti al lavoro.