ALCAMO (TRAPANI)– Entro domani il gip del Tribunale di Trapani il giudice Lucia Fontana, depositerà la decisione in merito alla richiesta della Procura per un ordine di custodia cautelare in carcere contro Aminta Altamirano Guerrero. La donna messicana, 33 anni, è accusata di avere ucciso il figlioletto, Lorenz di 5 anni. Omicidio volontario premeditato il reato contestato. Aminta Altamirano nel pomeriggio è stata sentita dal gip, presente anche il pubblico ministero Sara Morri, ed ancora una volta ha negato ogni responsabilità, ha detto di non avere ucciso il figlio, aggiungendo altri particolari rispetto alle originarie dichiarazioni. Tesi sostenuta anche contro le contestazioni del pm che ha sottolineato contraddizioni e comportamenti che sosterrebbero la tesi dell’accusa, a cominciare da quel biglietto accartocciato, trovato dentro la sua borsa, dove lei annunciava la morte sua e del figlio.
A disposizione della Procura non c’è ancora il referto dell’autopsia eseguita ieri sul corpo del piccolo Lorenz dal professor Paolo Procaccianti, ma gli elementi emersi confermerebbero la morte del bambino dovuta ad avvelenamento. Bisognerà vedere se c’entra qualcosa l’antidepressivo, un farmaco a gocce, utilizzato dalla donna, un flacone trovato vuoto, gettato nel cestino dei rifiuti casalingo. In Procura intanto verrà ripreso in considerazione il fascicolo relativo al padre del piccolo Lorenz, Enzo Renda, indagato per maltrattamenti, indagine per il quale Aminta Altamirano Guerrero era stata sentita come parte lesa. Nel pomeriggio di oggi nella Chiesa di Sant’Anna ad Alcamo sono stati celebrati i funerali del bambino.