PALERMO – Salvare il parco Cassarà e riaprirne almeno una parte entro ottobre. Ecco l’obiettivo del comune di Palermo che da mesi deve farei conti con l’emergenza scoppiata nel polmone verde della città che, secondo le analisi effettuate dalla Procura, presenti tracce di amianto e di altre sostanze pericolose. Una situazione che ha comportato la chiusura dell’area e la sua divisione in tre zone, a seconda della “sicurezza”: verde, gialla e rossa.
Mentre in quest’ultima si dovrà continuare con le analisi, per la verde si prevede una bonifica che ne consenta la riapertura. Nel frattempo però il Coime sta provando a non far morire il prato e i 10mila frassini donati da Yves Rocher. L’autorità giudiziaria ha autorizzato il taglio e l’irrigazione del prato all’inglese attorno a villa Forni, lato corso Pisani, mentre gli alberi ormai secchi sono meno di un centinaio. Gli operai del Coime hanno infatti installato un sistema di irrigazione a goccia che sta permettendo ai primi germogli di spuntare: sono quasi la metà i frassini irrigati col nuovo impianto, mentre l’altra metà è ancora innaffiata a mano ma le maestranze stanno lavorando per coprire l’intero boschetto col la modalità a goccia.