PALERMO – Al momento è solo una sospensiva. Ma l’udienza nel merito è fissata per gennaio del 2016, e quindi per un anno e mezzo almeno l’università dovrà adeguarsi. Una nuova tegola piomba sulla facoltà palermitana di Medicina: il Tar del Lazio, pronunciandosi sul ricorso di 200 studenti assistiti da Francesco Leone, ha riammesso alcuni degli esclusi al test che si è tenuto in aprile, di fatto facendo esplodere le iscrizioni. Anche perché all’inizio di ottobre a pronunciarsi era stato il Consiglio di giustizia amministrativa, che invece aveva deciso sulle ammissioni di settembre 2013 aprendo le porte di Medicina ad altri 300 studenti. E adesso in vista ci sono altre due possibili grane: il ricorso per un centinaio di aspiranti medici sui quali la giustizia amministrativa si pronuncerà entro la fine dell’anno e quello, ancora da notificare, per la riammissione di altrettanti studenti esclusi dalle Professioni sanitarie.
Negli ultimi mesi, gli studenti riammessi a Medicina sono stati circa 700, immatricolati negli anni accademici 2013/2014 e 2014/2015. “Ormai – spiega Leone – la giustizia amministrativa ha un orientamento abbastanza netto sui test di ammissione. Di fatto il sistema del numero chiuso è stato scardinato dalle sentenze”. Con conseguenze sull’organizzazione dell’università: l’ateneo palermitano al momento non ha locali sufficienti per ospitare tutti gli studenti immatricolati, e quindi bisognerà fare ricorso a nuovi finanziamenti per fronteggiare l’emergenza.
Un’emergenza che potrebbe estendersi anche ad altri corsi. “Per le Professioni sanitarie – assicura l’avvocato degli universitari – c’erano alcune incompatibilità fra chi doveva sorvegliare e soprattutto non sono state fornite le buste per sigillare gli esami”. Insomma, secondo i legali degli studenti, ci sarebbe una “violazione dell’anonimato”. Proprio la motivazione che ha spinto il Tar del Lazio ad accogliere il ricorso di Medicina. Ma questa è un’altra storia. Ed è ancora da scrivere.
Il Tar del Lazio accoglie la sospensiva sul test di aprile. Salgono a quota 700 le immatricolazioni "extra". E adesso in arrivo ci sono altri ricorsi.
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