PALERMO – Un emendamento tecnico per modificare il piano Latella e farlo assomigliare, in grandi linee, a quello Orlando e dotare così Palermo del piano Farmacie prima che intervenga la Regione con un commissario. Sembra poter essere questa la via d’uscita al caos che si è creato a Palazzo delle Aquile su un piano che da due anni è al centro di un piccolo caso oggetto oggi di una conferenza dei capigruppo con l’Asp, l’Ordine e l’assessore Giovanna Marano.
Le liberalizzazioni del governo Monti, infatti, hanno imposto ai comuni di rivedere il numero di farmacie sul proprio territorio: non più una ogni 4mila abitanti, ma una ogni 3.300. Il che, nel capoluogo, significa passare da 170 a 192. L’allora commissario Latella, all’inizio del 2012, ha approvato un piano che però il Tar, in seguito ad alcuni ricorsi, ha sospeso: a farlo, infatti, non deve essere il sindaco ma il consiglio comunale. Alcuni mesi dopo Orlando ha rimodulato il piano, venendo incontro ad alcune richieste dell’Ordine e dell’Asp, salvo poi fare marcia indietro e proporre a Sala delle Lapidi la versione Latella. Un intendimento confermato anche nella riunione di maggioranza di sabato scorso. Un verminaio di non facile soluzione, visto che oltre venti farmacisti sarebbero pronti a fare ricorso alla giustizia amministrativa proprio contro la prima versione. Se il parere dell’Ordine dei farmacisti alla versione Latella è positivo sui criteri ma approva solo otto sedi su 29, quello alla versione Orlando dice sì a 24 farmacie, dando parere favorevole a 3 ma con osservazioni, chiedendo il cambio di ubicazione di quella di Borgo Nuovo (praticamente sulla stradale Bellolampo) e bocciando quella del quartiere Zisa.
A questo punto potrebbe toccare alla giunta proporre un emendamento tecnico di mediazione, visto che consiglieri e farmacisti sembrano oggi disconoscere un piano (quello Latella) che fino a poco tempo fa sembrava invece andar bene. “Noi attendiamo l’emendamento tecnico – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – se proporrà modifiche parziali servirà un nuovo parere dell’Ordine, in quel caso ci determineremo dopo. Faremo una riunione con Idv e Pd per formulare una proposta unitaria”. “Il Piano farmacie è figlio di una grande confusione burocratica – dice Filippo Occhipinti, capogruppo di Idv – questa delibera lascerà sicuramente qualcuno scontento e il ricorso al Tar è possibile, ma noi dovremo fare di tutto per redigere un buon piano”.
“L’assessorato regionale alla Salute ha invitato l’Amministrazione ad adottare il piano entro il 31 dicembre 2014, per consentire il rispetto della legge ed ampliare il numero delle farmacie in funzione della popolazione – dice Nadia Spallitta del Mov139 – in sede di conferenza dei capigruppo, alla luce di questi avvenimenti, l’Amministrazione ha proposto, e valuterà, la possibilità di un emendamento tecnico all’ex “piano Latella” (che in atto è l’unico piano presentato in consiglio). In particolare si valuterà la possibilità di introdurre in sede consiliare le scelte intraprese dal Sindaco, sulle quali si erano espressi favorevolmente gli organi competenti, in modo da adeguare il provvedimento sia alla decisione del Tar che alle valutazioni non vincolanti (ma strategicamente fondamentali) degli organi consultivi. Se si dovesse procedere in questo modo, credo che finalmente si potrà trovare una soluzione a questa annosa questione e la città potrà dotarsi di farmacie in numero e con localizzazioni rispondenti ai criteri di legge”.
Il piano Latella prevede 27 farmacie che, se si considera le 2 non assegnate (Boccadifalco e Passo di Rigano), salgono a 29. Le sedi sono nelle vie Ernesto Basile (quartiere Montegrappa); Villagrazia (Oreto); Parlatore e Evangelista di Blasi (Noce); Messina Marine, Pomara e Saetta (Settecannoli); Brancaccio e Ciaculli (Brancaccio e Ciaculli); Villagrazia, Belmonte Chiavelli, Santa Maria di Gesù e Aloi (Falsomiele); Nave (Villatasca); Perpignano (Altarello); Castellana (Borgo Nuovo); Trabucco, D’Antoni, Michelangelo e Borsellino (Cruillas); San Lorenzo e Ugo La Malfa (Resuttana); Sferracavallo (Sferracavallo); Partanna Mondello e Castelforte (Partanna Mondello); Brandi e Grande (Pallavicino). Di queste, secondo il piano Orlando, 15 vengono confermate, 10 modificate (Boccadifalco, Uditore, Montegrappa, Noce, Villagrazia, Cruillas, Tommaso Natale, Partanna e due a Pallavicino) e 4 (due a Settecannoli di cui una da via Saetta a corso dei Mille, una alla Zisa al posto di Ciaculli e una a Cruillas, da via D’Antoni a viale Regione siciliana) completamente sostituite.
“Sabato scorso a Villa Niscemi il Sindaco è stato chiaro – dice il presidente della Quarta commissione Igiene e sanità Giusy Scafidi – attuare il piano Latella avendo ritirato quello del Sindaco che di conseguenza è decaduto. Dopo un accordo raggiunto con gli esponenti dell’Ordine dei farmacisti e Federfarma, si è voluto mettere in atto un nuovo rebus sull’attuazione del piano. Non è che il voler rimettere tutto in discussione è frutto di pressioni o di voler coltivare il proprio orticello dimenticandosi del bene comune? Affronteremo le nuove proposte con l’auspicio che il supporto dell’avvocatura comunale ci aiuti ad uscire da una situazione alquanto imbarazzante. Le commissioni preposte valuteranno eventuali emendamenti tecnici e se questi personalmente non solo non mi convinceranno, ma faranno puzza di bruciato spero che la soluzione la trovi la Regione, attuando un mortificante commissariamento”.