PALERMO – Salta la seduta sul piano farmacie, oggetto di furiose polemiche, con Sala delle Lapidi che si riunirà domani (vigilia dell’Immacolata) alle 18, ma soprattutto arriva la durissima presa di posizione del sindaco Orlando che ha chiesto di inviare le carte in Procura. Si complica sempre di più la delicata partita del piano farmacie, che dovrà stabilire dove far aprire i 29 nuovi punti vendita.
Una vicenda che si è praticamente incartata con il consiglio comunale che, dopo aver chiesto alla giunta un maxi-emandamento per modificare il piano Latella, si è impantanato tra chi chiede di approvare l’atto senza modifiche e chi invece vuole dare ascolto alle rimostranze di numerosi farmacisti, pronti a fare anche ricorso al Tar. Giovedì sera la seduta è saltata tra le polemiche e il presidente Totò Orlando ha puntato il dito contro il vicesegretario Serafino Di Peri, chiedendo che per il momento non svolga il proprio servizio in Aula, almeno fino al termine di un’indagine interna per scoprire eventuali irregolarità o motivi di incompatibilità di funzionari e consiglieri. Un’accusa neanche tanto velata proprio a Di Peri, che però per il momento non commenta.
Nell’intricata matassa si inserisce, oggi, anche il sindaco. “Ho ritenuto doveroso – dice il primo cittadino – la sera stessa di giovedì, in esito e con riferimento all’andamento e alla gestione della seduta del consiglio comunale, di chiedere al segretario generale una relazione da inviare a me e alla Procura”. Un’accusa in piena regola, che però sarà tutta da dimostrare. Intanto oggi la seduta è stata aperta, ma è venuto meno il numero legale dopo la sospensione.