PALERMO- Guido Catalano, ex direttore dell’azienda sanitaria 6 di Palermo e ex direttore dell’Amap, è stato citato in giudizio dalla procura di Palermo, con l’accusa di diffamazione, per alcune frasi che avrebbe scritto su siti internet locali a commento di articoli sull’inchiesta sul servizio veterinario dell’Asp. I messaggi sarebbero stati scritti con il nickname “Ermete” e “Rosi” e utilizzando il cellulare aziendale dell’Amap.
Catalano era stato querelato da Paolo Ingrassia, difeso dall’avvocato Daniele Livreri, sindacalista dei veterinari che si era sentito diffamato. “Francaviglia e Ingrassia perdono il pelo, ma non il vizio di minacciare chi dubita della grande onestà del loro padrone Giambruno, imputato per truffa aggravata in concorso ai danni dell’Asp e con altri processi e indagini. – si leggeva nel commento finito sotto inchiesta -. Ma fanno bene il loro lavoro da servi. Se sinora a Giambruno è andata bene è per il regime di terrore che è riuscito a creare”.
A citare a giudizio Catalano è stato il pm Gaetano Guardì. Nel corso di un primo interrogatorio il direttore, difeso dall’avvocato Ninni Reina, aveva affermato che i messaggi erano stati scritti in un periodo di forte stress.
(Fonte ANSA)

