PALERMO – Nella società dominata dai social network anche le ordinazioni della droga passano da Facebook. Maria Luretana Governara, detta Valentina, una delle persone arrestate nel blitz antidroga dei carabinieri di Termini Imerese e Palermo, chiedeva ad un’amica: “… questo Tarallo lo conosci?… perché mi ha chiesto… ”.
“Ti ha mandato l’amicizia?”, aggiungeva subito l’amica. Valentina aveva un dubbio: “Sbirro è? Uno che canta è?”. Altro che “sbirro”, la tranquillizzava l’amica, “quello arrestato a casa è”.
E dalla sua abitazione, dove Tarallo era detenuto ai domiciliari, era partita la richiesta di droga. Da consegnare a domicilio, naturalmente. “Gliela devi portare…. alle case popolari?”, si interrogava l’amica. Risposta: “Gli ho detto va bene, oggi ci devo andare”. Il mondo cambia e gli spacciatori si adeguano.