PALERMO – Il mondo della Formazione professionale siciliana ha un identikit più chiaro, definito. L’assessorato ha infatti reso pubblico l’elenco degli enti accreditati con la Regione siciliana. Sono 400 i soggetti che potranno accedere ai vari finanziamenti del settore: da quelli per i corsi della terza annualità dell’Avviso 20, a quelli riguardanti gli Oif oltre agli altri Avvisi.
ECCO L’ELENCO DEGLI ENTI ACCREDITATI
L’elenco è il frutto di un lavoro di “aggiornamento” rispetto a quello stilato già il 23 luglio dell’anno scorso. Sono stati cancellati, sostanzialmente, gli enti che hanno via via perso l’accreditamento, mentre sono presenti quelli che hanno chiesto e ottenuto il rinnovo. Per alcuni, l’ok della Regione è arrivato appena 13 giorni fa. Per qualche caso, invece, fanno sapere dal dipartimento della Formazione, la pratica è ancora in corso. Tra gli enti non c’è lo Ial Sicilia. Le speranza di uno dei più grossi protagonisti della Formazione professionale di questi ultimi anni si sono infrante contro la recentissima ordinanza del Consiglio di giustizia amministrativa che ha confermato la revoca dell’accreditamento per l’ente, respingendo la richiesta dello Ial di una sospensione “cautelare” di quel provvedimento. Niente di fatto. Ma l’ente pare non voglia desistere.
Ma non solo Ial. Nell’elenco dei 400 ovviamente non figurano gli enti inseriti nella cosiddetta “black list”. Si tratta di Aram, Lumen, Ciapi , Ecap Palermo, Cufti, Ecap di Agrigento, Efal di Messina, EmcQuadro, Enaip Asaform, Enaip di Messina, Enaip di Ragusa, Enfap Sicilia, Esfo-Ctrs, Eureka società cooperativa, Federcomed di Agrigento, Issvir, Anfes, Anfe Catania, Ieraps, Ancol Sicilia, Aiprig e Informhouse.
Tra gli enti “accreditati” ecco l’Anfe Sicilia, Euroform, Anapia, Enaip oltre ad organizzazioni come il Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), la Confartigianato, ma anche il Consorzio universitario della Provincia di Palermo e l’ente Parco dei Nebrodi. Sono 400, come detto, in tutto gli enti che hanno ricevuto il “via libera” dall’assessorato. Una sforbiciata netta rispetto al recente passato, visto che, stando alle cifre diffuse dall’assessorato alla Formazione, solo due anni fa, a novembre del 2011 per la precisione, gli enti accreditati erano la bellezza di 1964.
Intanto, buone notizie per i corsi dell’Obbligo formativo, in netto ritardo. L’assessorato ala Formazione ha infatti dato il via libera all’impegno complessivo di 10,45 milioni di euro per l’avvio dei corsi della seconda annualità (in pratica, con un anno di ritardo). A ognuno di questi, 123 in tutto, verrà destinato uno stanziamento di 85 mila euro. Un “plafond” che servirà per garantire le spese degli allievi (3 mila euro per assicurazione e trasporti), quelle per il personale di formatori e tutor (67 mila euro per ogni corso) e le spese di gestione (15 milioni per ogni percorso formativo). Verranno però revocati i corsi che non verranno attivati entro trenta giorni dalla pubblicazione del decreto del dirigente generale Gianni Silvia. C’è tempo fino al 10 gennaio.