CARINI – Il giallo è sempre meno giallo. Ancora non ci sono certezze, ma l’ipotesi che prende sempre più corpo è quella che Rosaria Simonetta, la donna trovata morta nella sua casa di Carini, abbia scelto di togliersi la vita. Sono una serie di elementi a farlo ipotizzare agli investigatori.
La donna, 55 anni, era per terra nella camera da letto con una calza di nylon stretta attorno al collo. Non ci sono segni di violenza sul corpo. Da una prima ricognizione del cadavere, l’autopsia sarà eseguita domani, non presenterebbe né graffi né ecchimosi. Era una donna possente e appare improbabile che non abbia tentato una reazione nei confronti di qualcuno che sarebbe piombato in casa sua per strangolarla. Due giri di nylon attorno al collo finiscono per creare un cappio che provoca un soffocamento progressivo. È possibile, in pratica, che la morte arrivi senza che ci sia una disperata e istintiva reazione da parte vittima. Un’ipotesi che fa parte della letteratura medico-scientifica. Solo l’esame autoptico, però, può dare certezze.
Non ci sono segni di effrazione alla porta. In casa non manca nulla. Se davvero è stato un omicidio, la donna avrebbe aperto ad una persona che conosceva bene. La vittima conduceva una vita semplice. Si era separata dal marito otto anni fa. E per un periodo ha combattuto con il male oscuro della depressione.
I carabinieri che indagano, coordinati dal pubblico ministero Sergio Demontis, non hanno trovato, scavando nella sua vita, elementi che possano fare ipotizzare che qualcuno nutrisse odio o risentimento nei suoi confronti. A trovarla in casa sono stati una delle figlie e un nipote, allarmati dal fatto che non avessero sue notizie da un paio di giorni. Prima avrebbero cercato di contattarla, invano, e poi sarebbero andati a casa. Ieri sono stati sentiti parenti, conoscenti e vicini di casa. E non sarebbero emersi spunti investigativi degni di nota.
L’inchiesta, naturalmente, resta aperta. Si indaga per omicidio ma, al momento, sembrerebbe per escludere, piuttosto che per trovare conferme, l’ipotesi dell’omicidio.
