PALERMO – Si è confidata coi suoi genitori. E’ stata la sua famiglia a sostenerla, ad aiutarla a raccontare tutto. E così, a distanza di otto anni, quella che sarebbe una nuova squallida vicenda di pedofilia è venuta a galla, con tanto di accertamenti da parte dei carabinieri che hanno fatto scattare l’arresto per l’uomo che avrebbe approfittato di lei.
Si tratta di un sacerdote, Don Paolino Marchese, parroco cefaludese di 50 anni che ha guidato negli scorsi anni due chiese, tra cui quella di Pollina in provincia di Palermo. Il sacerdote è stato sottoposto stamattina ai domiciliari. Il quadro indiziario ricostruito dai militari di Termini Imerese che hanno avviato le indagini coordinati dalla Procura, ha infatti fatto emergere elementi che sarebbero coerenti con la denuncia della giovane, che all’epoca dei fatti aveva soltanto 13 anni. In quel periodo – come lei stessa ha dichiarato – sarebbe stata avvicinata dal religioso che avrebbe abusato di lei durante gli incontri che la parrocchia organizzava nel suo paese.
Un susseguirsi di episodi che l’avrebbero profondamente segnata, facendola chiudere per anni in se stessa. Fino ad oggi, quando ha trovato la forza ed il sostegno di raccontare quello che avrebbe subito.