Dalle licenze alle mediazioni | I poteri della Camera di commercio - Live Sicilia

Dalle licenze alle mediazioni | I poteri della Camera di commercio

La Camera di commercio di Palermo

L'ente finito nell'occhio del ciclone per l'affaire-Helg ha poteri su quasi tutto ciò che è impresa: dalla segnalazione di inizio attività agli albi per le imprese artigiane. Ecco su cosa decide e interviene.

PALERMO - IL FOCUS
di
3 min di lettura

PALERMO – Iscrivere un’impresa, rilasciare pareri per l’apertura di alcune attività, curare registri e albi ma anche promuovere arbitrati e mediazioni. La Camera di Commercio, finita nell’occhio del ciclone dopo il caso che ha travolto Roberto Helg, svolge svariate funzioni al servizio delle aziende, che vanno dalla semplice iscrizione fino all’internazionalizzazione e allo sbarco sui mercati esteri. Un sistema complesso, riformato frequentemente, che ha dato agli enti che rappresentano le aziende sempre più competenze.

Il nome completo è “Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura”, anche se recentemente è stata prevista una specifica delega pure per il mondo della pesca. Gli enti, finanziariamente autonomi, aggiornano il Registro delle imprese, che dal 1993 sostituisce quelli dei tribunali e che prevede anche sezioni speciali come, in Sicilia, quella per gli ottici; gestiscono gli albi per le imprese artigiane, vini e vigneti doc, i degustatori di oli, i gestori di rifiuti e l’abbattimento degli ulivi.

Ma sono tenute a rivolgersi alla Camera di commercio anche quelle ditte che devono presentare la Scia, la Segnalazione certificata di inizio attività, e che si occupano di installazione impianti, pulizia, autoriparazione, facchinaggio e commercio all’ingrosso. Devono iscriversi a un ruolo i conducenti di veicoli adibiti ad autoservizi pubblici non di linea (taxi, apetaxi o carrozze), periti ed esperti ma anche stimatori e pesatori pubblici. Gli elenchi riguardano i raccomandatari marittimi, i degustatori di vini doc e i tecnici ed esperti di oli d’oliva; gli orafi invece hanno un proprio registro a parte.

Le Camere di commercio rilasciano pareri per i depositi di oli minerali e licenze per l’attività sementiera (semi, patate, bulbi), nulla osta e attestazioni per i permessi di soggiorno, amministrano l’arbitrato fra imprese e la mediazione, gli uffici metrici, regolano gli orari di apertura degli impianti di distribuzione dei carburanti, registrano marchi e brevetti, curano il registro dei protesti e le comunicazioni ambientali, ma possono anche infliggere sanzioni e ordinanze.

Gli enti, inoltre, giocano un ruolo particolare nel settore dell’internazionalizzazione delle imprese grazie alle associazioni regionali delle Camere e a Unioncamere nazionale, rilasciano certificati e attestati per l’esportazione e il commercio all’estero. In Sicilia, poi, Unioncamere seleziona su mandato della Regione anche le imprese per il Padiglione Italia a Expo2015.

Ma il sistema camerale italiano è molto variegato e comprende anche formazione professionale, microcredito, aziende speciali, università telematiche, mediazione, studi e ricerche. In Italia esistono 105 Camere, consorziate fra loro in 19 associazioni regionali e una nazionale con aziende speciali, consortili e partecipazioni azionarie. Fra le strutture collegate l’Università telematica Mercatorum; l’Istituto Guglielmo Tagliacarne, fondazione che si occupa di ricerca e analisi statistica,; Unionfiliere, associazione nata per difendere il Made in Italy; Infocamere, ovvero la società informatica delle Camere di Commercio; il Consorzio camerale per il credito e la finanza che si occupa di studi, ricerche, consulenza e formazione; ReteCamere, l’agenzia nazionale per i progetti e i servizi integrati per lo sviluppo; Tecnoservicecamere, consortile che offre servizi tecnici per il patrimonio immobiliare; Uniontrasporti, società che sostiene lo sviluppo del sistema dei trasporti, della logistica e delle infrastrutture; Tecnoborsa per la trasparenza del mercato immobiliare italiano; Tecnoholding per la gestione e lo sviluppo delle subholding; l’associazione Assonautica; Jobcamere; Assocamerestero; Ecocerved, che cura sistemi informativi per l’ambiente; Dintec, Consorzio per l’Innovazione Tecnologica; Isnart, che realizza studi sul turismo; Agroqualità; Isfcert, l’istituto di certificazione dei dati statistici fieristici; Ic Outsourcing, per la gestione dei dati; Ifoa, per la formazione professionale. Ogni Camera ha poi le sue partecipazioni societarie ed esprime un rappresentante nel comitato delle Autorità portuali.

Il mondo delle Camere di Commercio può essere più o meno esteso, a seconda delle funzioni delegate dallo Stato o dalle regioni. Un esempio? Nel 2011 la Regione Siciliana siglò una convenzione per affidare alla Camera di Palermo l’acquisizione di beni e servizi per i propri uffici: un progetto a costo zero che aveva, tra i suoi obiettivi, anche quello di evitare pressioni corruttive. Un accordo sospeso subito dopo il caso-Gesap dalla giunta Crocetta, visto che a capo della Camera palermitana c’era proprio Roberto Helg, arrestato per aver chiesto una tangente all’aeroporto Falcone-Borsellino.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI