PALERMO – Sulle cabine di Mondello il comune di Palermo va ko, mentre i lidi possono cantar vittoria evitando la chiusura. Il Tar ha infatti accolto la richiesta di sospensiva avanzata dal Costa degli Ulivi, a cui Palazzo delle Aquile lo scorso anno aveva chiesto (così come a tutti gli altri lidi) di presentare istanza per ottenere la concessione edilizia per le capanne montate da giugno a settembre. Nel caso del Costa degli Ulivi, che gestisce lo stabilimento “La Torre” con 60 cabine, la licenza sarebbe costata quasi 100mila euro. In totale il Comune contava di incassare fino a due milioni, compresa la monetizzazione dei parcheggi. I giudici hanno però accolto la richiesta di sospensiva, rimandando il giudizio di merito a febbraio del 2016 e consentendo al Comune di posticipare la richiesta di oneri rispetto al rilascio della licenza. La società è assistita dagli avvocati Luigi Raimondi e Salvatore Raimondi.
La querelle era scoppiata lo scorso anno quando il Comune, forte di un Pudm approvato dalla giunta, aveva chiesto che le cabine, seppur smontate a fine stagione, fossero dotate di una regolare licenza, al pari di una costruzione fissa. Un’interpretazione innovativa, quella di Palazzo delle Aquile, che aveva provocato lo scontro anche con la Regione, oltre che con i lidi, pur ricevendo il sostegno dell’Avvocatura comunale.
Proprio in questi giorni il Suap stava valutando l’invio ai lidi delle nuove richieste di pagamento degli oneri, senza le quali gli stabilimenti avrebbero rischiato la chiusura in caso di controlli dei vigili. Il Comune, in questi giorni, aveva dovuto incassare anche il parere contrario della propria Avvocatura all’applicazione delle clausole di salvaguardia del Pudm per ridurre il numero delle cabine a Mondello.
LE REAZIONI
“Le decisioni del Tar Sicilia e dell’Avvocatura del comune di Palermo smontano, in appena due giorni, quanto il sindaco Leoluca Orlando e il Movimento Cinque Stelle dicono ormai da un anno e mezzo: le cabine non hanno bisogno di una concessione e soprattutto il Pudm non è ancora applicabile. Uno schiaffo bello e buono per entrambi, ma soprattutto la dimostrazione che, pur di raccattare qualche briciola di consenso, si è pronti ad annunci e proclami che poi restano carta straccia. Il sindaco Orlando adesso venga in Aula e spieghi ai cittadini perché ha promesso un taglio delle cabine che è irrealizzabile secondo la stessa Avvocatura comunale e i grillini, che guidano la commissione Ambiente dell’Ars, facciano mea culpa per aver affrontato la questione con superficialità e leggerezza. Mondello ha bisogno di fatti concreti, non di belle parole gettate al vento”. Lo dice il consigliere comunale e vicepresidente regionale di Idv Paolo Caracausi.
“Tutto quello che avevo già dichiarato in commissione Attivita’ Produttive in qualita’ di Vicepresidente, in presenza dell’assessore Marano e degli uffici, si e’ puntualmente verificato – dice Alessandro Anello di Ncd – Il Pudm non e’ ancora applicabile e nemmeno le relative clausole di salvaguardia, di conseguenza tutti gli stabilimenti balneari avevano e hanno la possibilità di montare le cabine come negli anni precedenti. Non e’ corretto illudere con false promesse i palermitani e contestualmente penalizzare tutti gli stabilimenti costretti a ricorrere al Tar per programmare le loro attivita’, mettendo a rischio tanti posti di lavoro. Il Sindaco e il suo assessore hanno fatto solo ed esclusivamente promesse e solo annunci. Cosi’ facendo non fanno altro che penalizzare gli stabilimenti balneari con ripercussioni negative su tutta l’economia della citta’”.