AGRIGENTO – Al comitato elettorale che già gli portò fortuna per le ultime elezioni regionali, Firetto si presenta poco prima delle 23, solo quando il contatore dei voti supera quota 14mila e le schede scrutinate sono più del 70 per cento. La vittoria si era però materializzata fin dal pomeriggio, con l’affluenza dei dati provenienti dalle sezioni considerate più ‘vicine’ ad Alessi: anche lì l’ex sindaco di Porto Empedocle raccoglieva consensi su consensi facendo terra bruciata attorno a sé.
Mentre si chiudono le porte del comitato elettorale di Alessi, nell’aria circola soltanto il nome del nuovo sindaco. Alla fine le distanze risulteranno nette: Firetto sindaco con il 59,1 per cento dei voti, Alessi fermo al 14,6 per cento. Dietro tutti gli altri: Marcolin (9,2), Dalli Cardillo (8,8), Arnone (3,2), Cirino (2,9) e Di Rosa (2).
Nel quartier generale di Firetto è stata festa fino a notte fonda. L’ex capogruppo Udc all’Ars accolto come un eroe: “Alcuni non credevano che i sondaggi fossero veritieri – è l’esordio davanti ai sostenitori – ma possiamo dire che questi sondaggi sono stati confermati. Noi ci abbiamo creduto sempre. Avevo la cognizione che Agrigento guardasse il futuro in maniera diversa e ho avuto ragione. Vincere partendo da liste civiche è un grande traguardo”. Firetto poi volge uno sguardo al futuro, perché prenderà le redini ammnistrative di una città che forse ha toccato il punto più basso negli ultimi anni, risultando l’ultima per qualità della vita nella classifica del Il Sole 24Ore: “Abbiamo tanta strada da fare e dobbiamo fare in fretta per colmare il gap che questo capoluogo di provincia ha con le altre grandi città siciliane. Noi andremo avanti – conclude Firetto dal palco del suo comitato – costi quel che costi, faremo delle scelte coraggiose”.
Ancora Firetto: “Girando le strade, comprendevo che avremmo avuto un bel risultato. I fatti hanno dimostrato che avevamo ragione. Adesso si riparte da una città che troviamo a pezzi. La città è a pezzi dal punto di vista finanziario, senza programmi – ha aggiunto Firetto – con una organizzazione municipale da ricostituire, con la necessità di fissare tante regole che purtroppo sono andate per aria. Un primo punto deve essere: regole condivise e soprattutto fermezza”. “Agrigento ha perso troppo tempo – conclude – rispetto agli altri capoluoghi di provincia della stessa Sicilia, quindi abbiamo la necessità di lavorare in fretta, fare tanto perché dobbiamo recuperare il tempo perduto”.
*Aggiornamento ore 14.59
“È stata una campagna elettorale esaltante e difficile. Abbiamo presentato la nostra concreta proposta amministrativa per Agrigento, ci abbiamo messo la faccia e ci siamo spesi in prima persona per ridare dignità alla nostra città”. Lo ha detto Silvio Alessi, candidato a sindaco di Agrigento che ha raccolto oltre 4 mila voti, piazzandosi dietro l’eletto Calogero Firetto. “Come ho già fatto ieri sera telefonicamente, – dice – auguro buon lavoro al nuovo sindaco Lillo Firetto sperando che le proposte fatte in campagna elettorale non rimangano solo promesse”.