PALERMO – La polizia ha indagato in stato di libertà un uomo di 26 anni, amministratore di un’attività commerciale, ritenuto responsabile del reato di furto di energia elettrica. Poliziotti appartenenti al commissariato Partinico, ieri mattina, unitamente ad una squadra di verificatori dell’Enel, hanno effettuato un controllo presso un’attività nel ramo della ristorazione. A destare sospetto sono stati i modici consumi di energia elettrica registrati dall’Enel a fronte di una significativa e fiorente attività commerciale. Durante le fasi dell’accertamento, l’attenzione degli agenti è stata attirata da una levetta in metallo che fuoriusciva di circa 20 cm da una parete dell’attività commerciale, a circa due metri dal pavimento.
I poliziotti, insospettiti, hanno praticato un foro nel muro ed hanno scoperto l’allaccio abusivo, infatti, la leva era collegata ad un interruttore magnetotermico differenziale da 80 ampere. È stato accertato come la levetta, se azionata, poteva attivare e/o disattivare l’interruttore. L’espediente, non solo dava la possibilità di escludere a piacimento il congegno fraudolento, (in modo da risultare, nel caso di inopportune e impreviste verifiche, in regola con l’erogazione dell’energia elettrica), ma l’apposizione della levetta metallica, permetteva di occultare l’intero sistema all’interno della parete, rendendo così molto difficile la sua individuazione. Alla luce di quanto emerso, il gestore dell’attività è stato indagato in stato di libertà per il reato di furto di energia elettrica, il congegno illecito invece è stato posto sotto sequestro.