PALERMO – C’erano due eventi da festeggiare. La laurea del figlio di Silvana Saguto e i sessant’anni dell’ex presidente delle Misure di prevenzione. In entrambi i casi si sarebbe dato un gran da fare Carmelo Provenzano, docente universitario a Enna e impegnato, anche se formalmente non nominato, nelle amministrazioni giudiziarie dei patrimoni Virga e Acanto.
Il primo appuntamento fu la laurea di Emanuele Caramma. Il ragazzo, raccontava il padre Lorenzo, era “disperato… che questa laurea è una farsa, che non giusto perché gli altri si sgobbano per prenderla, lui invece non ha faticato…”. Al netto dei sensi di colpa, la laurea arrivò e Provenzano organizzò i festeggiamenti: “Un aperitivo rinforzato con primi, prosecco e spritz per 30 persone”. Costo, in un locale di Enna, quindici euro a persona. Provenzano fu intercettato mentre spiegava alla titolare che sarebbe passato da lei per portare “un acconto sostanzioso”.
E poi venne il giorno del compleanno della Saguto, da festeggiare a Villa Pajno, residenza del prefetto di Palermo Francesca Cannizzo che partecipò in prima persona all’organizzazione. Chef della serata, Elio Caramma, altro figlio del magistrato che alla madre chiedeva: “… devi dire a Carmelo (Provenzano, ndr) che servono i lamponi per lunedì… due cassette”. La Saguto rispondeva: “… speriamo che le possano trovare, ci potevi pensare prima…”. E chiamava Provenzano che attraverso una delle attività commerciali sotto la sua amministrazione riuscì ad accontentare lo chef: “… sì… sì… ora vediamo…”. In realtà la richiesta si sarebbe estesa pure a fichi, pere e fragole per la torta. Che il 20 luglio furono recapitati a casa del magistrato.