Ucciso per un furto di troppo | C'è l'ombra di Messina Denaro - Live Sicilia

Ucciso per un furto di troppo | C’è l’ombra di Messina Denaro

L'identikit del superlatitante Matteo Messina Denaro

Il retroscena di un delitto. Salvatore Lombardo sarebbe stato ucciso perché sospettato dal clan mafioso di avere rubato un carico di merci destinato al supermercato Despar di proprietà di Domenico Scimonelli, accusato di essere uno dei nuovi capi della cosca. (nella foto l'identikit del superlatitante). All'interno le foto degli arrestati.  IL VIDEO DEL DELITTO

PALERMO– Un colloquio tra due soggetti intercettati nel recente periodo, perché sospettati di far parte del clan mafioso del latitante Matteo Messina Denaro, avrebbe tradito i retroscena di un delitto di mafia risalente al 2009 e commesso nella belicina città di Partanna. Ad uccidere, il 21 maggio 2009, il pregiudicato Salvatore Lombardo di 47 anni sarebbero stati Nicolò Nicolosi, 44 anni, di Calatafimi e Attilio Fogazza, 44 anni di Salemi. Nicolosi era stato già arrestato nel 2010 e da poco tempo era tornato libero, Fogazza non è stato mai raggiunto da provvedimenti giudiziari.

Il fermo su ordine della Procura di Palermo (indagini coordinate dal procuratore aggiunto Teresa Principato e dai pm Marzella e Grassi) è stato eseguito dal gruppo investigativo che dà la caccia al latitante Matteo Messina Denaro: le squadre mobili di Trapani e Palermo, Sco, carabinieri dei Ros e del reparto operativo provinciale di Trapani. Le chiacchiere in libertà tra due sospettati hanno fatto scoprire – secondo gli inquirenti – movente ed esecutori del delitto Lombardo. L’uomo sarebbe stato ucciso perché sospettato dal clan mafioso di avere rubato un carico di merci destinato al supermercato Despar di proprietà di Domenico Scimonelli, accusato di essere uno dei nuovi capi della cosca e postino del latitante, nonché indagato quale mandante del delitto. Scimonelli è stato arrestato poche settimane addietro nell’ambito del blitz antimafia Ermes.

Lombardo con una scusa quella sera fu trattenuto in un bar di Partanna e nel frattempo arrivarono i killer, a volto scoperto, lo colpirono senza pietà. Il dialogo e altri elementi investigativi raccolti hanno dunque permesso alla Dda di Palermo di far luce sul delitto. Ma non solo. Le parole in libertà dei due sospettati avrebbero fatto cogliere malumori pesanti nei riguardi del latitante Matteo Messina Denaro.

Le FOTO degli arrestati

Nicolò Nicolosi

Nicolò Nicolosi

Attilio Fogazza

Attilio Fogazza


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