TRAPANI – Doppio incendio doloso in contrada Sarbucella, nelle campagne tra Paceco e Trapani. Presi di mira dei terreni, tra la frazione di Dattilo e il capoluogo, coltivati a grano che erano stati confiscati all’imprenditore agricolo di Paceco Vito Marino, attualmente ricercato per la condanna all’ergastolo pronunciata dalla Corte di Assise di appello di Milano a proposito del triplice omicidio della famiglia Cottarelli compiuto a Brescia nel 2006 Intanto, Marino ha subito da parte della magistratura trapanese la confisca dei beni per l’indagine su una maxi truffa.
Due incendi il 6 e 7 giugno, roghi dolosi appiccati in pieno giorno, tutti e due attorno alle 15, con l’utilizzo di liquido infiammabile. Il fuoco è stato appiccato in zone centrali dei terreni, gli incendiari non si sono fermati sul ciglio della strada ma si sono perfettamente addentrati, per nulla impauriti dal fatto che qualcuno avrebbe potuto anche vederli. A bruciare sono stati 20 ettari di terreno: in cenere è finita una produzione di grano per circa 40 quintali. Secondo la ricostruzione il 7 giugno è stato appiccato un nuovo incendio dopo che il giorno precedente, a causa del vento, le fiamme erano rimaste circoscritte nella parte già bruciata.
Ma non ci sono stati solo questi due incendi: anche un terzo episodio si è verificato in una zona poco distante, non confinante con i terreni dei Marino. Ad essere stato incendiato un altro terreno seminativi di proprietà dell’operaio che si prendeva cura dei terreni dei Marino su incarico degli amministratori giudiziari. “Segnale chiaro – dicono gli investigatori -, con lo Stato non si può collaborare”. Le indagini sono condotte dai carabinieri, gli amministratori giudiziari hanno anche informato il Tribunale delle Misure di Prevenzione.
Vito Marino era a capo di una holding imprenditoriale che avrebbe messo in atto una truffa di oltre 50 milioni di euro nei confronti di Stato, Regione e Unione Europea: soldi destinati agli investimenti che invece sparivano. Angelo Cottarelli sarebbe stato uno dei fornitori di fatture false a Marino e quando tra i due è insorto il contrasto ad avere la peggio è stato Cottarelli, assieme alla moglie e al figlio diciassettenne, tutti uccisi nella loro casa. Vito Marino è stato ritenuto il colpevole assieme al cugino Salvatore anche lui ricercato.