PALERMO – Dopo oltre sette anni di indagini e udienze davanti al gup, sono stati rinviati a giudizio – il processo comincerà il 7 febbraio davanti alla quarta sezione del Tribunale di Palermo – i tre indagati per l’incendio scoppiato a bordo del traghetto “Vincenzo Florio” della Tirrenia che andava da Napoli a Palermo nella notte tra il 28 e il 29 maggio del 2009. Per il rogo della nave sono imputati il comandante Aurelio Oliviero, il direttore di macchina Pasquale Cummaro, il primo ufficiale di macchina Gaetano Veniero e il responsabile dell’ufficio tecnico della Tirrenia, Antonio Vendittis, che avrebbe ordinato le ventole dell’impianto antincendio senza fornire precisi particolari alla ditta.
I tre sono accusati di naufragio doloso. Il pm Carlo Lenzi aveva riformulato il capo di imputazione nelle scorse udienze, contestando agli imputati solo l’articolo 450 del codice penale e quindi di “non aver impedito” il disastro. Il gip ha però rigettato la richiesta del pm e ha contestato agli imputati l’articolo 449 secondo comma, accusandoli quindi anche di aver causato l’incendio. (ANSA).