PALERMO – E’ accusato di due rapine aggravate dal metodo mafioso ai danni degli extracomunitari di Ballarò. Emanuele Campo, 23 anni, avrebbe infatti fatto parte del gruppo che terrorizzava gli immigrati nella zona popolare vicina allo storico mercato: fermato a maggio nel corso dell’operazione antimafia “Maqueda”, per lui oggi si aprono le porte del carcere, così come ha disposto il Riesame.
Con il blitz della squadra mobile guidata da Rodolfo Ruperto era stato sgominato un pericoloso gruppo criminale che controllava una porzione del quartiere dell’Albergheria attraverso estorsioni, rapine e violenze private, aggravate sia dalla modalità mafiosa che dalla discriminazione razziale e dall’uso delle armi.
“Attraverso le violenze – spiegano gli investigatori – i malviventi vicino alle famiglie mafiose di “Palermo Centro”, esercitavano uno strumento di sopraffazione nei confronti del folto gruppo bengalese e allo stesso tempo rivendicava la propria leaderschip criminale su un quartiere in cui da sempre trova terreno fertile la malavita locale”
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