In queste ore l’accesso del giornalista siciliano Nino Randisi a Facebook è stato ripristinato. E’ quanto sostiene l’edizione online della Repubblica. La sospensione – secondo quanto scrive il quotidiano – non sarebbe dovuta a scelte che entrano nel merito di quanto Randisi ha pubblicato sulla sua pagina. Quindi niente a che vedere con il suo impegno contro la mafia. Il provvedimento è invece dovuto – si legge ancora – all’attività del software dedicato al controllo delle attività potenzialmente lesive delle regole interne della piattaforma. Vengono tenuti sotto controllo il volume delle comunicazioni di un account, il numero di video o di testi pubblicati, la direzione delle attività – ad esempio se un numero anomalo di messaggi viene indirizzato a una sola persona. Se una di queste cose accade, il software opera una sorta di sospensione cautelativa dell’account, non lo cancella.
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