PALERMO – Per lui era già scattato il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie e dai figli, ma il provvedimento non si è rivelato sufficiente. A.B, 42enne di Casteldaccia avrebbe ugualmente continuato a perseguitare la moglie, che esasperata si è rivolta alla polizia. Sono così scattati gli arresti domiciliari per l’uomo, accusato di maltrattamenti in famiglia.
Gli agenti del commissariato di Bagheria hanno raccolto la testimonianza della moglie che ha raccontato il suo calvario: da più di venti anni il marito aveva reso la sua vita un incubo, con percosse, limitazioni della sfera della libertà personale e violenze psicologiche. Erano stati fidanzati dieci anni, poi il matrimonio, in cui la situazione non sarebbe migliorata, anzi.
La donna sarebbe infatti stata accusata di tradimenti e picchiata più volte. Episodi che hanno giorno per giorno logorato un rapporto già complesso e che si sarebbero ripetuti continuamente. La vittima sarebbe infatti stata presa a calci, schiaffeggiata, trascinata per i capelli, colpita anche con un mestolo da cucina. E le violenze non avrebbero risparmiato i figli minorenni. Dopo avere accertato i fatti la madre e i piccoli sono stati trasferiti in un centro di accoglienza, ma il marito non si è arreso. Si è introdotto nel profilo Facebook della moglie per leggere le sue conversazioni private ed ha continuato a minacciarla. Un comportamento che gli è alla fine costato l’arresto.