Il boss e altri 'uomini d'onore' | Colpo alla mafia di Alcamo - I NOMI - Live Sicilia

Il boss e altri ‘uomini d’onore’ | Colpo alla mafia di Alcamo – I NOMI

Il blitz della polizia. L'ombra di Messina Denaro.

TRAPANI – L’hanno chiamata “Operazione Freezer” perché è in una cella frigorifera che i mafiosi di Alcamo si davano appuntamento per sfuggire alle microspie. Non ci sono riusciti.

In sei sono stati arrestati nel blitz di polizia e Dia ad Alcamo. A cominciare dal capomandamento, Ignazio Melodia, u dutturi, ex medico dell’ufficio d’igiene della cittadina trapanese, rimasto in cella dal 2002 al 2012. Quando è stato scarcerato è tornato al suo posto di comando. Perché i Melodia ad Alcamo hanno sempre comandato grazie all’investitura dall’alto.

Nella cerimonia della punciuta, u dutturi, così raccontano i collaboratori di giustizia, ebbe per padrino Matteo Messina Denaro. Il superlatitante che non lascia tracce nonostante le microspie vengano piazzate a tappeto e costringano i boss a scegliere improbabili luoghi per i summit. Come la cella frigorifero di un fruttivendolo. Stratagemma inutile.

Il blitz, coordinato dal procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Teresa Principato e dai sostituti Carlo Marzella e Gianluca De Leo, fa emergere, ancora una volta, la mafia dei soliti not,. I Melodia da sempre dettano legge ad Alcamo. Il potere è stato ed è un affare di famiglia. Mafiosi sono il padre Cola, lo zio Diego e il fratello Antonino. Ora Ignazio diceva di comandare in mezza provincia di Trapani. Una parte dell’inchiesta riguarda anche il suo impegno elettorale nelle amministrative dell’anno scorso.

“Riteniamo di avere intessuto un quadro probatorio nitido – spiega il capo centro della Dia di Palermo Antonio Concezio Amoroso – che ha incrociato quello autonomo e parallelo della polizia di stato. Un quadro infine sposato dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Riscontriamo – prosegue – il tentativo di connessione fra potenziali amministratori e mafia locale per condizionare il voto. Così come come si registrano episodi di estorsione. Siamo certi che l’operazione eroda l’area di consenso e supporto al latitante Matteo Messina Denaro”.

Gli arrestati

Salvatore Giacalone, Antonino Stella, Filippo Croce Cracchiolo, Vito Turriciano, Giuseppe Di Giovanni

 

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