PALERMO – Due omicidi svelati e altri che potrebbero esserlo presto. Sono le intercettazione a fare emergere che il lavoro dei carabinieri del Gruppo di Monreale prosegue.
In carcere ieri sono finiti Salvatore, Vincenzo e Giovanna Di Pisa (sono fratelli e sorella) e il figlio di quest’ultimo Calogero Marletta. Sono accusati degli omicidi di Giovanni Filippello e Vito Damiano avvenuti nel 1992 e nel 2007. Nei nastri magnetici degli investigatori, però, si fa riferimento ad altri possibili delitti irrisolti: “Altro che un omicidio… a procura?… un omicidio? A Ferrara dei Margi che ficiro so scurdarono, a chiddi di Corleone… fusse solo Filippello niente fussi”.
Frasi inquietanti captate dagli investigatori che sono confluite nel fascicolo dell’inchiesta, sfociata ieri nelle ordinanze di arresto, assieme a quelle che vengono definite delle confessioni in diretta. Calogero Marletta, ad esempio, all’indomani della convocazione in Procura, spiegava allo zio Vincenzo che “ormai aspettano a cattura, appena arriva sta cattura”. E lo zio lo tranquillizzava: “Ancora iddi secondo mia non hanno niente, ammettemo che domani mattina te putissiru venere ad arrestare, statti tranquillo che ce pensamo nuatri”.