Allarme dell'assessore Gentile | "Il Comune riscuota le tasse"

Allarme dell’assessore Gentile | “Il Comune riscuota le tasse”

Presentata in Consiglio la relazione dell'assessore al Bilancio sui conti del Comune

PALERMO – Sfiora il settanta la percentuale dell’evasione della Tari fra le imprese, enti e associazioni palermitane, il 36 invece fra le utenze domestiche. Questi e altri i dati allarmanti che ha lanciato oggi da Sala delle Lapidi l’assessore al Bilancio Antonino Gentile nel corso della sua relazione sul rendiconto 2016 e sul bilancio di previsione del 2017. La lotta all’evasione sarà, infatti, la crociata da intraprendere dal nuovo responsabile dei conti del Comune.

Tra le novità annunciate da Gentile l’istituzione di ulteriori e nuovi regolamenti per contrastare l’evasione fiscale e facilitare la riscossione dei tributi. Attività questa che al Comune di Palermo non riesce particolarmente bene in base a quanto emerge dalla relazione dei revisori contabili circolata in questi ultime settimane. Per recuperare danaro da far fluire nelle casse dell’amministrazione comunale “faremo delle variazioni al regolamento – ha detto Gentile – porteremo per esempio da due a quattro le rate per il rientro dei debiti tributari anche per chi deciderà di redimersi e pagare gli arretrati prima dell’arrivo della cartella esattoriale”. Una novità che approderà in queste settimane in giunta e che l’assessore assicura “verrà approvata il prima possibile”. “La verità – ha avvertito Gentile – è che l’amministrazione comunale non può più permettersi di non riscuotere”.

In base alla relazione dell’assessore il rendiconto del Comune è fatto di “luci e ombre. E’ pur vero che rispettiamo gli equilibri di bilancio – ha spiegato – le regole di limitazione delle spese e il parametro di indebitamento, quest’ultimo pari all’1,40 per cento, mentre il limite imposto a livello nazionale è del 10 per cento, ma la Corte dei conte riscontra nella nostra contabilità delle criticità che vanno assolutamente risolte”. Le difficoltà di cui parla Gentile sono, appunto, l’eccessiva percentuale di residui attivi, ovvero la scarsissima capacità del Comune di riscuotere le tasse “che genera poca liquidità di cassa e un peggioramento dei servizi offerti alla comunità” e l’enorme quantità di debiti fuori bilancio che ammontano a circa 32 milioni di euro. “Questi debiti sono principalmente di due tipi – ha sottolineato l’assessore al Bilancio – spese per prestazioni socio assistenziali e spese per sentenze esecutive”. Per Antonino Gentile l’unico modo per ridurre questi debiti è “incrementare gli stanziamenti per questi capitoli di spesa e che l’avvocatura del Comune trovi strade alternative per i contenziosi. Ma che sia chiaro – ha detto rivolgendosi ai quaranta di Sala delle Lapidi – questo non dipende da me, si tratta di scelte politiche ben precise che dipendono da voi ”.

Analizzando le cifre del 2016, quelle del rendiconto appena approvato in commissione Bilancio e che verrà votato settimana prossima in aula, il Comune ha un passivo di 366 milioni di euro, il fondo per i crediti di dubbia esigibilità, creato proprio per questa difficoltà dell’amministrazione di riscuotere i tributi, è pari a 268 milioni di euro e un fondo rischi per spese legali, vedi parte dei debiti fuori bilancio, di 44 milioni di euro, ma che ad oggi ha raggiunto i 100 milioni di euro. Poi in rendiconto si trovano i fondi anticipazione di liquidità, pari a circa 75 milioni di euro. Denaro destinato alla gestione dei vari mutui contratti dal comune per lavori pubblici, debiti fuori bilancio e per incrementare i capitali delle aziende partecipate. “Abbiamo lavorato con impegno in commissione per approvare la relazione sul rendiconto – ha detto Dario Chinnici capogruppo del Pd e componente della prima commissione – è necessario approvarlo al più presto e guardare avanti, alle sfide attuali e a quello che dobbiamo fare nei prossimi mesi. Come ha detto l’assessore è necessario mettersi in pari per occuparci del bilancio del 2018”. Contrariato invece Giusto Catania, di Sinistra comune: “I dati sull’evasione forniti dall’assessore sono vergognosi. Ho già chiesto l’accesso agli atti, è necessario sapere quali sono questi enti e imprese che magari prima fanno i moralisti e poi non pagano le tasse”.

Nella seduta di oggi sono stati sorteggiati anche i tre nuovi revisori contabili, figure fondamentali per l’approvazione del rendiconto del bilancio di previsione. Si tratta di Marcello Barbaro, commercialista dell’omonimo studio palermitano e di lunga esperienza, ha collaborato con molti comuni siciliani nell’ambito della revisione dei conti. Segue l’esperto di enti locali Calcedonio Li Pomi ed infine chiude il trio Sebastiano Orlando.

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