Una scossa di terremoto di magnitudo 8.1 ha colpito questa mattina la costa occidentale del Messico, al confine del Guatemala. A seguito del sisma, considerato fra i più violenti dopo il devastante terremoto del 1985, è stata diramata l’allerta tsunami (osservata un’onda di un metro) e il presidente Pena Nieto ha attivato il comitato nazionale di emergenza e i protocolli della protezione civile. Scuole chiuse a Città del Messico, tre i morti finora registrati nello stato del Chiapas. Danni ed almeno una vittima anche in Guatemala.
Almeno trentadue morti, è un primo parziale bilancio della forte scossa di terremoto che ha colpito questa mattina il Messico. Il terremoto che nella notte ha colpito il Messico è stato di magnitudo 8,2 gradi: lo ha detto il presidente Enrique Pena Nieto. In precedenza il Servizio Sismologico Nazionale aveva stimato la magnitudo del terremoto in 8,4. Si tratta della scossa “più forte e di maggior magnitudo degli ultimi cento anni”, ha precisato il presidente, confermando che finora si registrano “cinque morti”. Quello che preoccupa in queste ore sono le “repliche” – che finora sono state 65 – più che l’allerta tsunami, ha aggiunto il presidente parlando dalla sede della protezione civile nella capitale. “E’ stato un sisma molto lungo, tutti noi qui lo abbiamo sentito”, ha aggiunto.