TAORMINA (MESSINA)- Battesimo del fuoco per Fabrizio Micari a Taormina, il candidato presidente del centrosinistra ha lanciato ufficialmente la candidatura al fianco di Matteo Renzi. Il segretario nazionale del Pd sa bene che le regionali siciliane rappresentano una tappa importante in vista delle politiche, ma alla platea di simpatizzanti e deputati regionali, tra i quali spiccano Giuseppe Laccoto e Nicola D’Agostino, lancia un monito: “Non permettete ai politici di trattarvi da cavia”.
Nessun test, quindi, secondo Renzi. “In ballo – dice il segretario del Pd – c’è il governo della Sicilia dei prossimi 5 anni, qui si tratta di capire come trovare lavoro, come risolvere i problemi dell’agricoltura, come accedere ai fondi europei”. Insomma, bisogna rimediare ai disastri del governo Crocetta, del quale il Pd rappresenta tutt’ora la spina dorsale.
IL GRANDE ASSENTE – Non è stato presente Rosario Crocetta, alla prima uscita di Fabrizio Micari, alla redazione di Livesicilia fa sapere “che era impegnato nella Santa processione di Gela”. Matteo Renzi lo ha ricordato e ringraziato “per aver fatto un passo indietro pensando a una coalizione più ampia”. Applausi della sala.
IL CANDIDATO – Per lanciare Fabrizio Micari, Renzi non risparmia due frecciatine ai principali contendenti, dei quali non fa il nome. Di chi parla, però, è chiaro, Nello Musumeci, “candidato quattro volte”, tre in realtà, Claudio Fava e Cancelleri, “candidati due volte”. “La novità – insiste il segretario del Pd – è Fabrizio Micari, che brilla per competenza”. Altra frecciatina ai grillini, “per guidare la Regione – dice Renzi – occorre avere competenza e non può esserci improvvisazione, pensate alle condizioni in cui si trovano le città governate da 5 stelle”. “Micari non è stato scelto da Roma – aggiunge Renzi – l’ho incontrato una volta un anno fa ed è stata la coalizione a immaginare un percorso civico, l’Italia sta ripartendo ma il Sud viaggia troppo piano, c’è una divisione pazzesca con il Nord, questa è un’opportunità, se la ripresa c’è tocca a chi ha voglia di crederci di rimettersi in gioco”.
MICARI – Il Rettore dell’università di Palermo è circondato da decine di giovani. “Abbiamo puntato tutto – spiega Micari – sulla formazione degli studenti, non possiamo però accettare che dopo l’università non trovino collocazione”. Il candidato presidente ripercorre la genesi della sua candidatura ricordando che un anno fa, insieme a Renzi inaugurava l’anno accademico di Palermo e pensava alle responsabilità della politica. “Non era possibile tirarsi indietro – aggiunge il candidato presidente del Pd – non avrei mai potuto alla successiva inaugurazione dell’anno accademico additare la politica, ho avuto la possibilità di interessarmi, lo spirito col quale inizio questa campagna è una fase 2: impegno per i giovani e per tutta la società siciliana”.
“È una terra – dice ancora il rettore di Palermo – nella quale si scivola spesso nella rassegnazione, dobbiamo ai giovani la possibilità di avere un futuro, dobbiamo fare delle scelte, ci sono settori strategici per questa terra, l’agroalimentare per esempio, dobbiamo pensare al turismo e ai turismi creando le condizioni perché ci possa essere sviluppo”. “Ci vuole progettualità – conclude Micari – per utilizzare le risorse nazionali e europee; vi esorto a darmi una mano in questi giorni e negli anni che vivremo insieme”.
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“Vi presento Fabrizio Micari, il futuro presidente della Regione Siciliana”. Così Matteo Renzi ha aperto l’uscita ufficiale dell’ex rettore a governatore dell’Isola. “In bocca a lui e a tutti noi”, ha aggiunto.
“Il voto per le regionali in Sicilia non è uno stress test, non è un test per le elezioni nazionali, non è un sondaggio per le politiche nazionali. Farlo sarebbe un clamoroso errore facendo del male ai siciliani”. Lo ha detto Matteo Renzi presentando a Taormina il candidato governatore Fabrizio Micari.
“Voglio ringraziare Rosario Crocetta, ma abbiamo pensato con la coalizione a un percorso diverso da quello tradizionale e abbiamo deciso di affidarci a persone competenti che che hanno un progetto. Lui è una novità. C’è chi si è candidato quattro volte chi due volte, della serie ritenta sarai fortunato. La novità è Micari. Che ha anche competenza. Ha attenzione per le piccole cose necessaria per governare la Sicilia”, ha detto Renzi. “Diciamo no all’improvvisazione al potere – ha aggiunto – lo dico pensando ai M5s e ai danni che sta producendo Noi abbiamo una squadra che è nelle condizioni di guardare il futuro. Non lo abbiamo scelto a Roma, l’ho incontrato prima di oggi solo una volta inaugurando l’anno accademico a Palermo. E’ una innovazione competente. Adesso la partita ve la giocate voi”.
“La foto di gruppo di questa campagna elettorale sarà di politici e anche di rappresentanti della società civile e non come quelle che siamo stati abituati a vedere in questi giorni di persone che vogliono tornare indietro. Grazie a Micari per il suo coraggio, che non è facile trovare in politica in questo momento”.
“Tutto ciò che accade in Sicilia è importante per l’Italia, ma non permettete a qualche politico nazionale di trattarvi da cavia. In ballo non c’è lo stress test per le elezioni nazionali, neppure la discussione politica per quelle o queste alleanze, in Sicilia in ballo c’è il governo dei prossimi 5 anni della vostra terra – ha detto Renzi -. Se qualche politico e commentatore della stampa usa le elezioni regionali come test nazionale commette un errore fa del male ai siciliani”.
“Dobbiamo pensare al futuro, al lavoro – ha aggiunto – e alle aree di sviluppo come l’agricoltura e oggi – ha detto scherzando sulla pioggia caduta su Taormina – ci siamo portati avanti portando l’acqua”.