PALERMO – Svolta radicale nella lunga e travagliata vicenda del concorso indetto lo scorso maggio dal comune di Palermo per l’assunzione a tempo indeterminato di 14 dirigenti tecnici. La giunta comunale appena due giorni fa ha approvato in sordina delle modifiche sostanziali ai criteri di accesso alla selezione per quanto concerne l’attribuzione dei punteggi per i titoli di studio, ma soprattutto per i servizi prestati. La variazione più importante sarebbe quella che porta il limite temporale per i servizi svolti da 20 mesi a 10 anni. Insomma, un dettaglio importante che cambia il destino di un concorso, a detta di molti, fatto ad hoc per figure già presenti all’interno dell’amministrazione comunale, ma che di fatto riapre i termini per la presentazione di nuovi curricula.
Erano i primi giorni di maggio quando scoppiò la polemica per il lancio di questo concorso pubblico, la campagna elettorale per le amministrative era al suo apice e in molti gridarono allo scandalo, soprattutto gli avversari dell’allora e attuale sindaco Leoluca Orlando. Il concorso, approdato comunque in Gazzetta ufficiale, subì poi un brusco stop: per dare seguito alle selezioni si sarebbe dovuta attendere l’approvazione del bilancio per stabilire le coperture finanziarie. A destare ulteriori sospetti e accendere nuove polemiche furono anche quei criteri di assegnazione dei punteggi per i titoli di studio e i servizi prestati. Tra le critiche più diffuse quelle sulla “supervalutazione” del dottorato di ricerca, ma soprattutto sul limite temporale dei servizi prestati come dirigente, fissato a soli 20 mesi. Un limite che aveva fatto scattare le opposizioni: “Casualmente a Palermo i 14 dirigenti che hanno svolto un periodo di 20 mesi, sono proprio quelli scelti da Orlando con una selezione realizzata nel 2015, censurata dal Tar – accusava a maggio l’ex candidato sindaco Ugo Forello, oggi consigliere comunale”. Quel limite oggi è stato modificato ed esteso a 10 anni. Una variazione che attendevano in tanti e che dovrebbe calmare gli animi dei più critici. “L’ufficio ha ritenuto opportuno proporre – si legge nella motivazione della delibera – al fine di valorizzare l’esperienza acquisita e consolidata nel tempo e non appiattire la griglia di valutazione in un arco temporale eccessivamente breve, di ricondurre i tempi di valutazione a 10 anni”. “La riapertura dei termini per l’accesso al concorso è una notizia che in tanti aspettavano e che rende giustizia ai dirigenti che hanno molti anni di esperienza alle spalle – dice oggi il forzista Giulio Tantillo – Ci auguriamo che questo concorso si svolga in tempi brevi perché l’assenza di ben dodici dirigenti tecnici rende la situazione negli uffici pubblici davvero caotica”. Insomma si riaprono i giochi per tanti, ora si attendono dall’area Risorse umane criteri e tempi per l’invio dei nuovi curricula.
