PALERMO – “Noi non abbiamo partite da giocare qui in Sicilia, che riguardano altro, rispetto a chi immagina di giocare sulla pelle dei siciliani e di questa Regione una partita che non ha nulla a che vedere col futuro della Sicilia, ma ha a che vedere più col futuro di qualcuno nei palazzi romani. Se c’è qualcosa di insopportabile nel campo largo della nostra area è quando la sinistra, che ci fa la morale rispetto alle battaglie da compiere, poi invece di concorrere a battere i veri avversari, cioè la destra e Cinquestelle, li aiuta con le divisioni”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina a margine di un’iniziativa a Palermo a sostegno del candidato del centrosinistra Fabrizio Micari.
“Il ministro e vicesegretario del Pd Martina mi ha convinto. Non bisogna assolutamente sprecare neanche un voto in Sicilia di fronte alla demagogia del M5S e della destra. ” Lo afferma Nicola Fratoianni segretario nazionale di Sinistra Italiana, replicando alle parole del l’esponente del Pd. “Aggiungerei anche – prosegue il leader di SI – che nessun voto a sinistra deve andare sprecato di fronte ad un’esperienza di governo regionale, quella del Pd, disastrosa e di fronte ad un alleanza Pd Alfano che conferma che l’unica alternativa per il futuro della Sicilia è votare Fava. Si, lo confesso, Martina mi ha convinto ed è per questo che nei prossimi giorni fino alla fine della campagna elettorale starò in Sicilia a sostenere l’unico voto utile per il cambiamento: quello per Claudio Fava”.
Risponde anche Claudio Fava: “Affermare come fa il vicesegretario del Pd, il ministro Maurizio Martina, che il voto a Claudio Fava è un voto inutile è un’espressione ignobile sul piano umano e politico. Anticipa la loro sconfitta ancor prima del 5 novembre. Mi sarei aspettato che Micari prendesse le distanze dalla volgarità di queste parole ma leggo che anch’egli parla di ‘sondaggi manipolati e macchina del fango’. C’è un modo dignitoso di subire una sconfitta: Micari e il suo partito hanno scelto, invece, di uscire di scena nel peggiore dei modi, con parole rancorose e offensive. Anche su questo i siciliani saranno capaci di giudicare”.