“Nei momenti di grande difficolta’ le mafie fanno un po’ da banche, prestano soldi, usano delle facce d’angelo, delle teste di legno per forme di usura, danno soldi a piccole e medie imprese. Quindi, questa crisi certamente favorira’ il riciclaggio di denaro, penetrazioni in forme diverse nei vari territori”. Lo ha detto il presidente dell’associazione Libera, don Luigi Ciotti, oggi a Palermo, a margine della cerimonia di inaugurazione, in piazza Castelnuovo 13, della “Bottega dei Sapori e dei Saperi della Legalità”.
Si tratta di un negozio in cui e’ possibile acquistare i prodotti del lavoro delle cooperative agricole di “Libera Terra”, che operano sui terreni strappati alla
criminalita’ organizzata, e che potranno essere venduti al dettaglio. Il locale, situato nel cuore dello ‘struscio’ e dello shopping palermitano, fino al 1994 era un negozio di abbigliamento maschile, appartenente ad un boss di Brancaccio, e grazie alla legge 109 del 1996 – che consente l’uso sociale dei beni confiscati alla criminalita’ – adesso diventa un simbolo concreto di riscatto sociale. Un luogo aperto a tutti, dove esercitare la memoria e costruire l’impegno.