PALERMO – Una settimana di agitazioni a palazzo delle Aquile quella che sta per concludersi. Tra la grana delle nomine dei consigli di amministrazione delle partecipate e gli scioperi dei dipendenti ex Lsu in attesa di essere stabilizzati, il sindaco Leoluca Orlando, giunta e Consiglio comunale hanno più di un grattacapo.
Aziende partecipate. Rimangono in attesa cittadini e dipendenti delle partecipate: nonostante l’approvazione della delibera sulla “revisione delle partecipazioni del Comune”, che prevede la liquidazione delle quote di aziende non strettamente necessarie e economicamente efficienti per l’amministrazione, ancora nulla si sa sulle nomine dei nuovi consigli di amministrazione delle aziende che restano di responsabilità del Comune. Intanto l’immediata conseguenza della delibera è stato l’addio al consiglio di amministrazione del teatro “Al Massimo” e della società “Patto per Palermo”, mentre l’Amministrazione comunale continua a possedere quote della Gesap, l’azienda che gestisce l’aeroporto di Palermo. Amat, ma soprattutto Rap, invece, rimangono in stand by: in capo all’azienda trasporti al momento resta Antonio Gristina, mentre l’azienda che si occupa dell’igiene e pulizia della città continua ad essere gestita dal collegio sindacale, nonostante l’emergenza rifiuti per le strade e le condizioni assolutamente precarie in cui versano sedi e magazzini della partecipata. Come il caso dell’autoparco di Brancaccio ad un passo dal sequestro da parte delle forze dell’ordine che ammettono di non aver agito solo per non aggravare e rallentare ulteriormente la già lenta raccolta dei rifiuti in città. A fare pressing sul sindaco per quanto concerne la Rap anche pezzi di maggioranza come l’ex assessore Giusto Catania: “Dopo l’approvazione dell’atto deliberativo sulla revisione straordinaria delle partecipazioni pubbliche adesso il sindaco Leoluca Orlando nomini immediatamente il Consiglio d’Amministrazione di Rap, al fine di dare una guida ad una azienda che mostra forti criticità nell’erogazione del servizio. Da oggi l’amministrazione comunale può esercitare tutte le sue prerogative di controllo ed indirizzo sull’attività delle aziende partecipate – dice il consigliere di Sinistra Comune – siamo sicuri che il sindaco metterà mano alle difficoltà riscontrate in alcuni servizi”. Difficoltà anche nell’attuazione di ordinanze che giacciono immobili da quasi un anno, come quella che investiva sempre la Rap nella realizzazione della segnaletica per la trasformazione della circonvallazione in una superstrada a tre corsie. Proprio ieri sera è stato questo un punto all’ordine del giorno in Consiglio comunale dopo l’approvazione di alcuni debiti fuori bilancio. Maggioranza e opposizione in questo caso si sono ritrovate unite, in quanto ritenuto “un intervento molto importante per cercare di snellire il traffico in quella zona – hanno detto trasversalmente dai banchi di sala delle Lapidi ad eccezione di Fabrizio Ferrandelli -”. Il consiglio inoltre ha sollecitato l’amministrazione a procedere con i lavori di adeguamento soprattutto nelle ore notturne per evitare di congestionare ulteriormente la circonvallazione cittadina. Insomma, sono in molti ad attendere risposte chiare, al momento l’assessore alle Partecipate Iolanda Riolo resta prudente, ma ottimista: “Io mi occupo di operazioni di ordinaria amministrazione – dice – le nomine spettano al sindaco, ma sono certa che i tempi sono maturi, a breve potremo avere i primi nomi”.
Stabilizzazioni ex Lsu. Questa è stata anche la settimana degli oltre 3mila i lavoratori part-time che operano all’interno di tutti gli uffici comunali. Sono scesi in piazza proprio martedì e continuano ad incassare sostegno sia da maggioranza che opposizione del Consiglio comunale. Lavorano appena 22 ore settimanali e chiedono da anni una stabilizzazione che tarda ad arrivare, nonostante le delibere di giunta e le rassicurazioni del sindaco. Da Fabrizio Ferrandelli, che già a settembre tuonava “Questi lavoratori rappresentano la metà dell’organico comunale pretenderò il rispetto della legalità e della trasparenza”, oggi il sostegno arriva anche dal gruppo consiliare del Movimento 5 stelle: “Si tratta di un problema più volte esposto in aula, un problema ancora attuale e sul quale i lavoratori denunciano una mancanza di comunicazione – dice Ugo Forello – Mi aspetto che questo consiglio comunale possa almeno stimolare questa amministrazione, che per certi ambiti è assolutamente assente”. E’ intervenuta anche la presidentessa della commissione Bilancio Barbara Evola che in una nota scrive: “Condividiamo le istanze più volte rappresentate dai lavoratori ex LSU e chiediamo con forza al Sindaco e all’Assessore al personale di convocare al più presto l’incontro con le rappresentanze sindacali per definire con chiarezza, dopo troppi anni di attesa, il futuro di oltre tremila lavoratori della città”. Si sono fatti sentire uniti e compatti anche i capigruppo del Pd Dario Chinnici, del Mov139 Sandro Terrani, di Sicilia Futura Gianluca Inzerillo e di Palermo 2022 Francesco Bertolino: “Invitiamo tutta la parte politica a essere parte attiva e propositiva per sostenere questi lavoratori – scrivono in una nota – Condividiamo l’esigenza di superare le mere intenzioni, trasformandole in atti concreti, sia per migliorare i servizi alla cittadinanza, sia per dare maggiore dignità ai nostri impiegati”. Ma l’ostacolo più grande per aumentare le ore lavorative a questi dipendenti, da 22 a 30, resta tutto finanziario: mancherebbero all’appello più di 16 milioni di euro. Fondi che difficilmente pioveranno dal cielo: giunta e consiglieri dovranno trovare una quadra in occasione dell’approvazione del bilancio 2018.
